Il Civitavecchia manca ancora l’appuntamento con la vittoria e si allontana dalla vetta del girone A. A Roma i nerazzurri hanno pareggiato per 2-2 sul campo del Quarto Municipio e si allontanano dalla capolista Anzio, che continua a rompere muri, come dimostra il netto successo sul campo del Cerveteri. I neroazzurri giocano bene soprattutto i primi e gli ultimi 20 minuti, però la partita si è disputata anche nel mezzo la gara e sono stati i padroni di casa a prendere il comando dell’incontro, rischiando anche di chiuderla, prima di subire il pari. Dopo un girone d’andata altalenante contorniato da splendide vittorie e qualche passo falso, stridono soprattutto quelli casalinghi e il pari di domenica in casa del fanalino di coda, i neroazzurri ripartivano dal Quarto Municipio e la sensazione era che ci potesse essere la riscossa della formazione di Bifini, per rispondere ad un Anzio che sembra destinato a vincere ogni domenica, senza interruzioni di sorta. All’andata i civitavecchiesi si imposero per quattro a due, con la doppietta di Vittorini e le reti di Luciani e Ruggiero che avevano dato il là alle speranze di risalita verso palcoscenici prestigiosi. Tornando all’incontro romano, Bifini opta per Sarracino tra i pali, linea difensiva a tre con Pucino, Paolo Cerroni e Serpieri supportati sulle fasce da Luchetti e Gagliardi. Nella mezzeria di centrocampo Fatati e Proietti pronti a innescare Ruggiero, Ferrari e Samuele Cerroni. Sull’altro fronte Le Monaco opta per Fabiani in porta poi in rigoroso numero di maglia Lommi, Giordano, Mastrantonio, Leonardi, Luciani, Mortaroli, Consalvi, Ippoliti, Di Rollo e Fabiani. Due squadre col vizio del gol, la Vecchia è seconda per gol fatti mentre il IV Municipio è in terza posizione. Il primo sussulto è neroazzurro, di Samuele Cerroni la conclusione a rete. Gioco vivo, pressing e anticipo le armi delle due squadre col predomino strettamente civitavecchiese.

L’incantesimo si spezza al sedicesimo, Samuele Cerroni dopo una volata e un dribbling stretto nel cuore dell’area, costringe Fabiani al miracolo: ribattuta corta che invita Ferrari a nozze col piatto che si insacca. È vantaggio per il Civitavecchia e la domenica sembra più bella. Sul fronte locale da segnalare c’è solo una mezza rovesciata una manciata di minuti dopo, abbondantemente a lato. È meno passivo col passare dei minuti il IV Municipio, imbastisce di più il gioco, sfruttando il centrocampo, e rimane più costantemente nella metà campo della formazione di Alessio Bifini. I nerazzurri si limitano alle ripartenze e un gioco “forte” nei contrasti, volto a dimostrare la determinazione e la cattiveria per poter portare a casa l’intera posta in palio. Samuele Cerroni e Mortaroli esaltano i due portieri, entrambe le occasioni però a gioco fermo. Di Rollo alla mezz’ora ha tra i piedi un’ottima occasione per pareggiarla, ma Sarracino c’è e senza troppi patemi neutralizza. Consalvi rimedia un cartellino giallo per un intervento troppo rude su Proietti, costretto tra l’altro ad abbandonare il terreno di gioco per Hrustic. Consalvi
con una delle sue percussioni costringe ancora Sarracino all’intervento. A rimettere tutto in parità al 41° ci pensa Fabiani, splendido il tiro a giro che piazza la sfera dove Sarracino può solo guardare. Si procede con la ripresa. Lommi e Luciani costringono, nei primi cinque minuti, a due interventi ravvicinati Sarracino, esaltando le qualità dei biancorossi. I locali hanno un altro passo e al contrario dei nerazzurri la giocano la palla e dopo tredici minuti, a coronamento di un’azione corale, portano Di Rollo al tiro. Sull’esterno della rete la sfera. Barcolla la Vecchia, seconda su ogni palla non riesce a fermare le trame locali. Una mezza risposta dei neroazzurri arriva però al ventesimo, Ferrari da fuori area manda la sfera a sibilare l’incrocio. Nulla di più visto quello che accade sul capovolgimento di fronte. A spezzare fiato e risultato ci pensa Ipooliti, Mortaroli approfitta di un mezzo regalo si invola e colpisce il palo, Ippoliti è lì e a porta vuota non sbaglia. Esce Fatati ed entra Luciani, questa la mossa di Bifini per ribaltare una situazione per nulla piacevole. Paolo Cerroni lascia il posto a Vittorini: Vecchia a trazione anteriore per una ventina di minuti. Per riportare vive le speranze serve una perla. Ed a trovarla è capitan Ruggiero che dal limite dell’area, dopo aver raccolto la sfera tornata in campo sul tiro di Luciani che aveva colpito la traversa, la arpiona mandandola col sinistro sotto l’incrocio. A sette dalla fine in contropiede il Civitavecchia va vicinissimo al vantaggio, Ruggiero per Vittorini che si vede ribattere il tiro a dieci metri dalla porta. Un minuto dopo sul colpo di testa di Cerroni, la sfera finisce prima sul palo interno e poi verso l’interno porta. Sono veementi le proteste dei neroazzurri ma per Moretti non ha varcato la linea, così come per il primo assistente. Il IV Municipio si affida alle ripartenze mentre i neroazzurri tentano l’assalto all’arma bianca, Vittorini e Ruggiero su tutti che non porta però alla segnatura. Finisce due a due con tanto rammarico perché la vetta, l’Anzio non ne sbaglia una, è ora a cinque punti.

«Andiamo sempre in vantaggio - commenta mister Alessio Bifini - e poi veniamo recuperati. Sembra quasi che spegniamo l’interruttore, dovremmo fare il 2-0 e invece ci raggiungono. Se contro l’Indomita la rete avversaria era avvenuta in maniera rocambolesca, stavolta ci siamo fatti gol da soli, con un chiaro errore nostro su un passaggio scellerato. Poi la reazione c’è stata da parte nostra con molte occasioni nitide, tra cui il “giallo” per il gol che non ci è stato concesso, ma dovevamo essere più bravi. Quando andiamo in vantaggio, ci complichiamo la vita da soli, per questione di distanza tattica e sembra che perdiamo la bussola. Ci siamo abbassati troppo, permettendo agli avversari di venire avanti. Dobbiamo imparare ad amministrare il vantaggio. Abbiamo fatto dei correttivi in fase di mercato proprio per evitare certe situazioni estemporanee. Noi non facciamo la corsa sull’Anzio, dobbiamo pensare solo a rimboccarci le maniche. Credo che v
errà il momento in cui anche loro caleranno. Gli occhi non devono essere solo sullo scontro diretto, prima ci sono delle partite importanti, in cui dobbiamo dimostrare il nostro valore».

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