SANTA MARINELLA – Si lavora senza sosta, per ultimare in tempi brevi, le opere di riqualificazione di Piazza Trieste. Lavori che, alla luce delle ultimissime relazioni tecniche, sono risultati urgenti e risolutivi e assicureranno la totale messa in sicurezza di questo angolo del centro storico della Perla del Tirreno. Gli interventi di bonifica del piano viario di piazza Trieste, presentavano delle evidenti interferenze con gli apparati radicali dei pini presenti. Tali interferenze, erano evidenziate dai diversi rigonfiamenti dell’asfalto e di numerose radici affioranti. Ovviamente, tale aspetto, ha innescato numerosi dubbi in merito alla stabilità di quegli alberi, soprattutto in caso di loro rimozione. In realtà, ben sapevamo che ciò che affiorava non erano le radici, bensì tubercoli di reazione formate dalle radici superficiali a seguito di sollecitazioni esterne come auto e camioncini che, col loro passaggio, stimolavano la loro reazione. Va aggiunto che i pini in questione, sono radicati a livello del piano viario e solo successivamente è stata creata la terrazza che oggi è presente. Ciò significa che l’apparato radicale degli alberi è ben diffuso nel sottosuolo, oltre ad aver colonizzato anche il suolo aggiuntivo della piazza sopraelevata. Sulla scorta di tali informazioni, prima dell’inizio dei lavori, sono stati eseguiti dei saggi in diversi punti della strada e si è verificato se fossero radici fondamentali per la tenuta statica o meno degli alberi. Appurato che, in effetti, si trattava di radici fascicolari sostitutive di risalita, si è potuto precedere con la loro rimozione progressiva. La rimozione è avvenuta in maniera ragionata, basti pensare che le operazioni di scavo sono durate cinque giorni, quando in assenza di alberi si sarebbe impiegata al massimo una giornata. Le operazioni continueranno con il posizionamento di uno strato di lapillo setacciato di grana media, che fornirà un ambiente idoneo alla futura colonizzazione delle nuove radici. In tale piano, verrà posto in opera un reticolo di tubi microforati, che permetterà, come riferiscono gli esperti, una ottimale ossigenazione del substrato. Successivamente, si interverrà sul suolo, arricchendolo di sostanze nutritive, poi il piano verrà coperto con uno strato di tessuto non tessuto e ricoperto da un velo di materiale arido compattabile che smorzerà il calore dell’asfalto in sede di messa in opera. Ovviamente, prima della stesura dell’asfalto, verranno effettuate delle prove strumentali al fine di accertarsi che le condizioni di stabilità siano più che buone e che non vi siano pericoli per la pubblica incolumità. A completamento di tutti i lavori di rifacimento, gli alberi saranno sottoposti a fitostimolazione e a una cura preventiva contro la Cocciniglia. “Al termine di tutte le opere – dice il sindaco - restituiremo alla città una piazza che, dopo anni, finalmente potrà ospitare anche eventi estivi e divenire location di tante manifestazioni”. ©RIPRODUZIONE RISERVATA