SUTRI – La torre Fortebracci diventa di proprietà del comune di Sutri. Così quanto è stato stabilito lo scorso dicembre di fronte al notaio Pensato di Vetralla.


Il sindaco e sottosegretario di stato Vittorio Sgarbi, a nome dell’intera cittadinanza, esprime la sua gratitudine per questo gesto di alto valore simbolico e culturale, poiché il bene donato è una delle poche testimonianze del periodo medievale della città. Una casa torre costruita a scopo difensivo, oltre che abitativo, che diventerà un centro studi sulla via Francigena, per restituire a Sutri il suo ruolo strategico nella storia medievale della Tuscia, specie nel tragitto di una strada che ha segnato le epoche. Oltre a rappresentare il primo vero potere temporale della chiesa, con la donazione del castello di Sutri da parte dell’imperatore longobardo Liutprando a papa Gregorio II nel 728, infatti, Sutri era l’ultima importante stazione di posta prima di Roma sulla via Francigena.


Il Comune si è impegnato a intitolare lo spazio antistante la torre alla memoria del professor Salvatore Bonaccorsi rispettando gli impegni assunti e la volontà delle donanti, Alessandra, Antonella e la defunta Marina, eredi del professore. Da anni, le amministrazioni comunali che si sono succedute a Sutri hanno tentato di acquisire il bene in oggetto senza riuscirvi; le eredi Bonaccorsi, apprezzando la profonda conoscenza dell’arte e dei beni culturali del sindaco Vittorio Sgarbi e la sensibilità del vice sindaco Lillo Di Mauro hanno deciso, in data 14 ottobre 2021, di donare la torre Fortebracci alla nostra amministrazione con un nobile atto di liberalità, che dimostra il profondo amore della famiglia Bonaccorsi per la città di Sutri.