ACQUAPENDENTE – Il nuovo vescovo della Diocesi di Viterbo, Orazio Francesco Piazza, è tornato a far visita alla comunità di Acquapendente, dedicando il suo tempo in particolare a due strutture nelle quali la fragilità delle persone, soprattutto di quelle più anziane, si esprime a pieno.


Al mattino ha visitato la Rsa, accolto dalla sindaca Alessandra Terrosi, dal direttore dottor Remo Brenci e dal personale della residenza. Nel pomeriggio, dopo aver incontrato la parrocchia, il vescovo Piazza si è recato presso l’ospedale, dove ad accoglierlo, oltre alla sindaca, erano presenti il direttore dottor Giovanni Valeri, il medico di base Stiffelio Bertoni, altri medici ospedalieri e i rappresentanti del personale sanitario. Durante l’incontro, monsignor Piazza ha chiesto informazioni sull’organizzazione e sull’attività del presidio ospedaliero, sulle criticità attuali e passate, mostrando la propria vicinanza e attenzione alla comunità locale e al personale medico e sanitario che, in particolare durante il periodo di pandemia, sono stati messi a dura prova. «Ringrazio il vescovo Piazza per questa visita – commenta Alessandra Terrosi, sindaco di Acquapendente – in cui ha dato un importante segnale di attenzione al nostro territorio, in particolare nei confronti di strutture fondamentali come la Rsa e l’ospedale, prendendo a cuore la rilevanza e la necessità per una zona periferica di disporre di un presidio pienamente attivo e vicino alle esigenze della popolazione, nonostante problemi come la carenza di personale che comunque permangono». L’ospedale aquesiano, in attesa del nuovo edificio che sarà realizzato nel prossimo futuro, continua a funzionare a pieno regime e sta inoltre potenziando le proprie attrezzature, come nel caso dell’installazione della Tac multistrato di ultima generazione.


«Negli anni passati questa città ha lottato – aggiunge Terrosi – per impedire che l’ospedale venisse chiuso o depotenziato. Oggi siamo beneficiari di una programmazione seria e lungimirante da parte della Regione Lazio, con cui abbiamo costruito una collaborazione positiva. Grazie anche all’uscita dal commissariamento, la Regione sta dimostrando grande attenzione verso le aree periferiche, garantendo il diritto alla salute delle persone che vivono qui. Il vescovo è stato informato su queste situazioni e ha dimostrato grande comprensione ed empatia verso la nostra realtà: la sua visita è stata un’esperienza bellissima che ci ha sicuramente arricchito».