LADISPOLI - Code lunghe all’ingresso nord di Ladispoli. I disagi aumentano ma finora il caos non è stato risolto. Ecco che l’opposizione riparte alla carica nella speranza che la viabilità venga migliorata perché spesso anche l’Aurelia va in tilt imbottigliando soprattutto i lavoratori che tornano la sera dalla Capitale. Un problema ancora irrisolto che in alcuni giorni e in determinate fasce orarie crea problemi. Il punto critico è tra la statale e l’inizio della via Settevene Palo. Da qui l’interrogazione presentata dal consigliere comunale Amelia Mollica Graziano. «Cosa intende fare palazzo Falcone per evitare gli intasamenti sulla rotatoria nord dell’Aurelia a Ladispoli?», domanda l’esponente di “Ladispoli Cambia”. Spesso si formano file perché nella stessa corsia di marcia viaggiano i cittadini, i pendolari appunto ma anche i clienti del McDrive incolonnati per raggiungere l’agognata meta con panino annesso.

Tra le due rotatorie insomma non si passa e sorgerebbero grattacapi anche per un’ambulanza o per altri mezzi del soccorso come i vigili del fuoco. In più a breve aprirà anche l’auditorium “Massimo Freccia” e il numero degli automobilisti è destinato ad aumentare. «Premesso che tutti i giorni, e in particolare nei fine settimana e negli orari di punta –accusa Mollica Graziano - l’ingresso di Ladispoli risulta completamente bloccato dalla fila di auto che arriva ad intasare anche lo scorrimento della via Aurelia per chi accede al fast food; non solo le auto si bloccano ma si creano intralci anche ai mezzi di primo soccorso diretti dal Pit. L’Amministrazione non ha mai pensato di risolvere il problema di accesso alla zona anche attraverso percorsi pedonali sicuri, garantendo così la sicurezza dei cittadini che arrivano nel locale senza autovetture». Mollica Graziano ha rivolto le sue domande al sindaco e alla Giunta che era stata già interpellata in passato. Il primo cittadino, Alessandro Grando, nelle scorse settimane era intervenuto sulla vicenda proponendo intanto di «alleggerire il traffico in alcuni punti», come in via Londra ad esempio, «consentendo agli automobilisti di poter svoltare soltanto da un lato».

In prospettiva la volontà è comunque quella di intervenire - aveva sempre rassicurato Grando - anche per l’apertura del cine-teatro che porterà ancora più persone, e di conseguenza vetture, nella zona. Di fronte dovrebbe sorgere inoltre un centro commerciale.

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