Si chiude un anno che è stato positivo per la famiglia Lupi. Sergio e Andrea, padre e figlio, si sono fatti un bel regalo per il Natale.


Oltre ad essere proprietari del Borgo San Martino, nel campionato di Promozione, hanno acquistato il Città di Cerveteri, club che milita in Eccellenza.


Portano avanti con fatica e sudori i due sodalizi calcistici e lo fanno con l'ambizione di creare un binomio indissolubile, fatto da idee, sportività e tanti valori.


Presidente Andrea Lupi il 2022 è stato un anno molto intenso, ma positivo.


«Sì, con il Borgo San Martino a giugno abbiamo raggiunto il terzo posto, giocando il torneo nei piani della classifica. Oggi, dopo alcuni avvicendamenti per i motivi che tutti conoscete siamo una squadra viva, organizzata che con i giovani sta facendo bene. Chiudiamo l'anno solare in una posizione di classifica ragguardevole, lontano dalla zona retrocessione. Ne siamo contenti, paga il lavoro di una bella famiglia, che mette al primo posto i valori quelli veri».


Che sono?


«L'attaccamento alla maglia, il fatto di essere compatti. Non ci sono gerarchie, c'è solo la voglia di crescere. Ci unisce il piacere di fare calcio, ci mettiamo la passione giusta».


E con il Cerveteri?


«Ci attendono molte sfide, ci sono molti ostacoli da superare. Stiamo investendo risorse, idee, stiamo cercando di rimettere in tempi brevi a norma lo stadio. Speriamo che a gennaio sia aperto ai tifosi e alla famiglie dei bambini e ragazzi del settore giovanile. Con la prima squadra, ad oggi, stiamo andando oltre ogni rosea attesa. Il ruolino di marcia non è deludente, anzi è più che buono. Però sappiamo pure che dovremo lottare a denti stretti, giocarci la salvezza con le nostre forze. Non possiamo permetterci investimenti sontuosi, dobbiamo fare di necessità, virtù. Che la fortuna ci aiuti».


Infine che 2023 sarà?


«Un anno mi auguro pieno di soddisfazioni. Vedere salvi Borgo San Martino e Cerveteri per noi è sicuramente importante. È come aver vinto un campionato. Cerveteri ha un passato glorioso, la gente è esigente, vuole i risultati. C' è molto distacco, dobbiamo capire che iniziative intraprendere per far sì che i tifosi siano vicini a noi. Spesso i risultati sono relegati in secondo piano se c'è l'indifferenza della tifoseria. Noi, prima di tutto, dobbiamo conquistare gli sportivi, avvicinarli con delle iniziative. Di compiti ne abbiamo tanto da svolgere, mi auguro che sia all'altezza per farlo».


©RIPRODUZIONE RISERVATA