CIVITAVECCHIA - Un forte messaggio di solidarietà e di pace è salito dalla Chiesa di San Giovanni Battista in piazza Saffi e dalla sala Giovanni Paolo II presso la Cattedrale, dove la Comunità di Sant’Egidio ha organizzato due Pranzi di Natale, ai quali hanno partecipato 120 persone povere e 80 volontari. Tra i volontari anche 35 marinai di varie nazionalità della Nave da Crociera “Virgin”, attraccata al porto di Civitavecchia che hanno deciso, su proposta del comandante, di dedicare il loro tempo libero alla solidarietà ed all’aiuto alle persone bisognose.

"Ai pranzi di Civitavecchia hanno partecipato tante persone che vivono nella città in una condizione difficile, di marginalità, povertà, malattia - ha spiegato il presidente di Sant'Egidio Massimo Magnano - tante le nazionalità presenti, oltre gli italiani, alcuni sono originari della Nigeria, della Romania, del Marocco, dalla Bulgaria, della Repubblica Democratica del Congo, della Polonia. Il pranzo alla Cattedrale è stato preceduto dai saluti del sindaco Ernesto Tedesco, commosso per aver potuto fare gli auguri a concittadini che spesso sono invisibili ai più ed alle istituzioni. Il Vescovo Gianrico Ruzza ha recitato con tutti una preghiera per la pace ed ha manifestato al sua solidarietà e vicinanza. Tutto si è svolto come un natale in famiglia. Il menù del pranzo prevedeva pasta al forno, polpette, patate, piselli, mandarini e dolci natalizi, e, come avviene in una famiglia anche il dono personalizzato, con il nome di ogni invitato. I regali, tutti nuovi, sono stati donati da tanti cittadini tra i quali gli studenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado e quelle delle scuole secondarie di Civitavecchia, Tolfa e Allumiere: sciarpe, zaini, cappelli, ombrellini, prodotti per l’igiene personale. Nella Chiesa di San Giovanni Battista, alla fine del pranzo e prima della consegna dei regali, con l’immancabile Babbo Natale, il pastore Salvatore Scognamiglio ha rivolto ai presenti un augurio di poter vivere sempre nella fratellanza e nella solidarietà, come oggi".

Massimo Magnano, della Comunità di Sant’Egidio, nel brindisi ha messo in luce la forza dello stare insieme e dell’amicizia in una società tentata dall’individualismo e dalla divisione. "L’amicizia è il vero pane di cui ciascuno ha bisogno nella vita ogni giorno". Massimo Magnano ha infine ricordato l’urgenza della pace in Ucraina ed in tante parti del mondo. Quest’anno la Comunità di sant’Egidio festeggia il quarantesimo anniversario del primo pranzo di Natale con i poveri che si svolse il 25 dicembre 1982 nella Basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma: quel giorno al tavolo in Basilica c’erano 47 persone insieme al Parroco Don Vincenzo Paglia. Da quel giorno di 40 anni fa ad oggi il Pranzo di Natale è stato moltiplicato in tante città e Paesi del mondo. Una grande tavolata, quella di ieri, che da Roma ha abbracciato il mondo intero con migliaia di banchetti: 80mila che hanno partecipato ieri in Italia e ai 250 mila in tutti i continenti. Un Natale di speranza in un tempo segnato dalla crisi e dalla guerra in Ucraina, con tutte le sue conseguenze.

Il Natale di Sant’Egidio è arricchito di altri eventi cittadini: nella mattina di sabato 24 dicembre presso la casa dell’Amicizia in Via Antonio da Sangallo 36, i volontari della Comunità di Sant’Egidio hanno distribuito i pacchi natalizi a circa 200 persone mentre la sera hanno portato la cena itinerante ed i regali ai senzatetto di Civitavecchia e Santa Marinella. Domani Sant’Egidio sarà invece presente nei due Penitenziari di Civitavecchia per una tombolata e la consegna dei regali con Babbo Natale a tutti i detenuti e le detenute. Un altro pranzo natalizio si svolgerà venerdì 30 dicembre con gli anziani di Villa Santina ed il 6 gennaio si farà una grande festa dell’epifania alla casa dell’Amicizia con i bambini di tante nazionalità, tra i quali tanti ucraini che sono stati accolti in città.