Alta sicurezza messa a ferro e fuoco al carcere di Borgata Aurelia, nel corso di un’operazione della Polizia penitenziaria, denominata “Babbo Natale”, che ha visto la partecipazione di circa cento agenti tra uomini e donne.
Un’attività importante, di quelle che non si vedevano da tempo alla Casa Circondariale di Civitavecchia, sotto la regia del dirigente aggiunto Egidio Giramma, che è tornato a comandare il reparto.
Nel mirino dei poliziotti sono finite le sezioni che ospitano detenuti sottoposti al regime di alta sicurezza e nel caso specifico si parla di mafia e di camorra.
Giro di vite importante della Polizia penitenziaria, che nella giornata di ieri ha chiuso il cerchio intorno a un vasto giro legato all’utilizzo di telefonini all’interno dell’istituto di Borgata Aurelia.
Il fiuto investigativo e le successive perquisizioni hanno portato gli agenti a recuperare otto cellulari - tutti perfettamente funzionanti e completi in ogni parte - e circa venti grammi di hashish.
Al termine della complessa operazione, la Polizia penitenziaria ha spedito sul tavolo del magistrato i nominativi dei responsabili, che dovranno rispondere di gravi reati con le aggravanti in ragione dei motivi per i quali già erano detenuti.
Incisiva ancora una volta l’azione della Polizia penitenziaria, che ha messo le mani su un fenomeno purtroppo difficile da debellare nelle carceri italiane.
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Telefonini e droga: blitz in carcere
Riflettori accesi sui detenuti per mafia e camorra dell’alta sicurezza
22 dicembre, 2022 • 15:17