Il Civitavecchia perde nuovamente la vetta nella classifica del campionato di Eccellenza. La notizia è arrivata dopo l’1-1 dei nerazzurri sul campo dell’Aurelio, che conferma il fatto che i nerazzurri non riescono a produrre una striscia vincente ed a separarsi dalle dirette concorrenti. A comandare il girone è nuovamente l’Anzio, che ha fatto sua la partita sul campo dell’Indomita Pomezia addirittura per 5-1. All’Antonio Sbardella va in scena il big match di questa giornata, la prima contro chi è stato nelle primissime posizioni fino a poche domeniche fa. Mister Bifini contrappone all’Aurelia Antica di Mastrodonato una formazione che non è proprio quella ideale, considerate le tante defezioni in casa nerazzurra. Nunziata tra i pali supportato sulla linea difensiva da Paolo Cerroni, Serpieri e Pucino, mentre Celestini e Tiberi nel ruolo di interdizione tra difesa e attacco. Davanti a tutti Vittorini supportato da Samuele Cerroni, innescati da Hrustic, Fatati e Gagliardi. Basti pensare che sono rimasti fuori dall’undici titolare, per vari motivi, elementi come Ruggiero, Funari, Fatarella, Proietti e Ferrari. Questa a dimostrazione dell’enorme tasso tecnico a disposizione di mister Alessio Bifini. L’Aurelio invece piazza Proietti Gatti tra i pali poi, in rigoroso numero di maglia, Pecci, Del Moro, Saccuti, Cruciani, Ciampini, De Luca, Mazzone, Fofi, Aglietti e Tani. Gara vivace in avvio, tante le lotte nel reparto di mediana, con le due squadre che preferiscono i lanci lunghi verso gli assi dell’attacco invece di favorire lo sviluppo della manovra. Inoperosi Proietti Gatti e Nunziata, almeno fino al ventesimo quando Nunziata si supera per respingere l’incornata di Fofi a due passi dalla figura del portiere e della porta. La prima fiammata è rossoblu, ma a breve a livello emozionale cambia tutto. Proietti Gatti due minuti dopo si ritrova tra le mani il colpo di testa di Cerroni. È il preludio al vantaggio, Cerroni stavolta ben servito si invola sull’out sinistro e la mette nel mezzo dove Vittorini insacca in porta per il suo nuovo gol stagionale, il 21°, e poi libera la sua gioia nell’esultanza alla Cristiano Ronaldo. Vecchia avanti. Diversa l’interpretazione del match una volta sbloccata la situazione, l’Aureliao si affida in particolar modo ai lanci lunghi mentre i nerazzurri cercano maggiormente la manovra. È una vera e propria lotta a centrocampo, gli animi nel frattempo si surriscaldano, anche perché i romani cercano di spingere il tono della partita sul fronte agonistico, nel tentativo di far perdere la concentrazione a Ruggiero e compagni. Il Civitavecchia cercava esperienza e il mercato invernale l’ha portata, tra Pucino e Fatati è una vera e propria lotta per gestire i momenti più complicati. Sul fischio finale Gagliardi per Tiberi con quest’ultimo che da buona posizione tira alto. Stesso canovaccio di gara nella seconda frazione, gara maschia che si svolge, come avete potuto intuire, a centrocampo. Al 13° Tani, stoppata la sfera, spedisce il tiro del pari sul palo lontano difeso da Nunziata. Gran sussulto dei
locali che replicano poco dopo, Fofi trova ancora un gran Nunziata sulla sua strada. La Vecchia ora sembra troppo rintanata nella propria metà campo, l’Aurelio attacca e si infrange però su Nunziata ancora una volta intorno al quindicesimo. Più tonica la formazione rossoblu ed al 22° giunge il pari. Lancio lungo per Aglietti che solo davanti a Nunziata lo supera con un pallonetto. In rete l’ex Cerveteri, che ha nelle penetrazioni e nella velocità verticali il suo maggior pregio. Doppio cambio alla mezz’ora, dentro Ruggiero e Ferrari per Cerroni e Fatati. Vecchia a trazione anteriore per il gol che varrebbe il contro sorpasso all’Anzio. Cambia poco all’Antonio Sbardella, l’Aurelio regge l’urto del Civitavecchia che, tra l’altro, fatica a impossessarsi della metà campo avversaria. Proietti Gatti nel frattempo si allunga al quarantesimo per vanificare il tiro di Ferrari, è poco per ribaltarla. Finisce così una partita che vede il Civitavecchia perdere nuovamente la vetta. Niente di compromesso, per carità, ma la sensazione è che il gruppo nerazzurro stia buttando diversi punti per strada e che successivamente questo discorso potrebbe presentare il conto. «È un buon pareggio - afferma mister Alessio Bifini - importante se consideriamo che abbiamo ottenuto sette punti su nove nelle ultime tre partite. Nel primo tempo abbiamo gestito bene le varie situazioni, non permettendo all’Aurelio di esprimersi al meglio. Quando loro si sono fatti pericolosi, siamo riusciti a difendere bene anche grazie agli interventi di Nunziata. Non ci siamo presentati a pieno organico: Sarracino ha la febbre, Funari ha un problema con le placche alla gola e si è allenato solo venerdì, anche Celestini non stava benissimo. Ho deciso così di inserire una formazione maggiormente da battaglia, visto che l’Aurelio è una squadra d’eccellenza, rocciosa e pericolosa. Nel primo tempo abbiamo avuto più spazio libero, gestito bene le varie situazioni, mentre nella ripresa gli avversari hanno cambiato atteggiamento e noi abbiamo perso qualche riferimento. Se c’è una cosa che devo recriminare e che forse siamo stati un po’ rinunciatari e dovevamo proporci di più. Ma dico anche che loro hanno avuto molto meriti per il pareggio. Peccato per le situazioni “uomo contro uomo”, con le quali i padroni di casa sono riusciti a trovare il gol».


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