CIVITAVECCHIA - Rischia di perdere il terreno agricolo per il progetto di un impianto fotovoltaico sul territorio del comune di Tarquinia. È la storia, assurda, della giovane imprenditrice e coltivatrice Loriana Ciotti, affiliata Coldiretti e commerciante, che in questi anni si è fatta un nome tra gli agricoltori del territorio e che, recentemente ha ottenuto anche un finanziamento Psr per ampliare la sua coltivazione.

Centinaia di alberi e piante tra olivi, lenticchie e molto altro, insomma Loriana è una coltivatrice diretta, un mestiere incoraggiato dalla Regione con fondi e progetti. Ma se da un lato si finanzia dall’altro si dà l’ok a megaprogetti come quello dell’impianto fotovoltaico sul comune di Tarquinia, presentato dalla Dioniso srl - società controllata al 100% dalla BayWa r.e. Italia srl -, che impatta anche sul territorio di Civitavecchia perché, proprio sul terreno dei Ciotti, dovrà sorgere una sottostazione come si legge nel verbale della terza conferenza di servizio, a cui il comune di Civitavecchia non ha partecipato e in cui quello di Tarquinia ha dato parere negativo al progetto, «l’allaccio è previsto presso l’esistente stazione Terna Santa Lucia nel comune di Civitavecchia. La sottostazione utente si trova a circa 500 m dalla stazione Terna».



Passo dopo passo il procedimento è andato avanti e il progetto si è fatto sempre più concreto fino all’avvio del procedimento di esproprio della porzione di terreno per costruire la stazione, una sorta di palazzina di collegamento degli impianti. Il padre di Loriana nel vedere i tecnici della società alla porta ha avuto un mancamento ed è stato necessario l’intervento del 118. Sul posto anche l’amministrazione comunale con il vicesindaco Manuel Magliani, il comandante della Polizia locale Ivano Berti, Simona Ricotti di Forum Ambientalista, Stefano De Paolis delegato dell’Agraria e diversi cittadini e amici della famiglia Ciotti. Nulla da fare, i tecnici hanno tagliato la rete di recinzione e sono entrati nel terreno per picchettare e fare le rilevazioni del caso.

«Era necessario che l’amministrazione fosse presente – ha detto Magliani -. Abbiamo chiesto ai rappresenti della società di differire l’immissione nel possesso vista la situazione e ci siamo fatti parte per offrire un tavolo per risolvere bonariamente il tutto, visto che comunque pendono dei ricorsi. La società non ha inteso accogliere le richieste nonostante la presenza di una persona soccorsa da medici del 118 presente nell'abitazione e una evidente situazione di disagio».

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