CIVITAVECCHIA - La famiglia Sensi a Viterbo è conosciuta come una famiglia di imprenditori, dagli anni 90 impegnata nel termalismo a Viterbo con la ristrutturazione e la conduzione delle Terme dei Papi.
Oggi alla guida dell'azienda c'è Marco Sensi, che da qualche anno sta volgendo il proprio interesse imprenditoriale su Civitavecchia, dove poco più di cinque anni fa ha acquistato dal fallimento il Casale dei Bagni, adiacente alle Terme di Traiano, per farne un parco termale, in attesa delle terme pubbliche, che Civitavecchia attende ormai da oltre 40 anni.

Marco Sensi, in cosa consiste e a quanto ammonta l’investimento programmato a Civitavecchia?

Il nuovo parco termale “Terme Imperiali” sorge a ridosso del sito archeologico delle Terme Taurine. Nasce proprio dall’idea di rendere ancora più attraente il parco archeologico, dando la possibilità all’utente di immergersi nella calda acqua termale proprio come veniva fatto in passato.
È prevista infatti la realizzazione di varie vasche simili per dimensioni e profondità a quelle delle antiche terme, così che il visitatore possa provare ed apprezzare lo stile e le abitudini dei fruitori dell’epoca ed i benefici della preziosa acqua termale.
Oltre alle vasche termali sono previsti una grotta terapeutica, sale massaggio, e tutto quanto utile a godere della struttura nella giornata, come aree di accoglienza, servizi spogliatoi, ambienti relax, aree ristoro e parcheggi.
Il parco termale delle “Terme Imperiali” si propone ad un’utenza giornaliera pensando al grande potenziale offerto dal porto turistico della città. È un investimento previsto di circa 7 milioni di euro.

A che profondità avete trovato l’acqua e con quale pressione e temperatura?

L’acqua termale che alimenterà l’impianto proviene da 320 metri di profondità; il costo della perforazione è stato enorme, ma conosciamo l’importanza di fare le cose nella maniera corretta. È stata coinvolta la ditta italiana fra le più competenti, sono state realizzati tutte le precauzioni necessarie a garantire la purezza e la qualità dell’acqua nel tempo, ed in particolare abbiamo posto tutte le attenzioni per evitare ogni minima interferenza con le emergenze esistenti. L’acqua termale è quella che conosciamo bene, solfureo-solfato calcia, molto simile a quella utilizzata per lo stabilimento di Viterbo; un po’ meno calda: sgorga infatti alla temperatura di 44°C.

Vincoli archeologici e timore che la captazione dell’acqua potesse danneggiare le terme pubbliche o la Ficoncella sono stati finora i principali ostacoli all’avvio del progetto. Quali soluzioni avete prospettato?

Sapevamo fin dall'inizio che l’intervento in area di “Casale dei Bagni” doveva essere concepito nel doveroso rispetto del vicino parco archeologico, così come consideriamo doveroso e determinante il fatto di rispettare l’equilibrio naturale del bacino. E così il progetto segue le linee guida impartite dalla Sovrintendenza e, ad oggi, si integra perfettamente con l’ambiente circostante proponendo un impatto veramente minimale. Prevede una serie di vasche degradanti lungo il dorso della collinetta che guarda verso il mare ed il parco archeologico; le vasche saranno alternate da ampi spazi verdi arredati, ed il casale esistente sarà valorizzato senza grandi travolgimenti.

Ci sono altri impedimenti alla partenza?

Ad oggi siamo pronti a completare l’investimento, non appena arriveranno segnali positivi dall’amministrazione comunale.

Quando avete presentato l’istanza alla Regione Lazio e a che punto è il procedimento amministrativo? Quando avete avuto l’ultimo incontro con l’amministrazione comunale?

Sul fronte acqua termale abbiamo richiesto, nel mese di maggio scorso alla Regione Lazio, la concessione all’utilizzo dell’acqua termale che confidiamo arrivi a breve. Sul fronte permesso a realizzare l'impianto abbiamo avuto più di un incontro con l’amministrazione comunale per presentare dettagliatamente il progetto e considerare le opportunità previste.

Da imprenditore con una esperienza ultratrentennale nel settore, a suo avviso come potrebbe e dovrebbe decollare il termalismo a Civitavecchia, per non restare la enorme occasione persa della città?
La variante urbanistica approvata dalla Regione è sottoposta alla condizione vincolante che parta prima l’impianto termale pubblico, che ha usufruito anche di finanziamenti europei per le captazioni delle acque.
Lo scheletro dell’albergo, ormai in malora, mostra però una struttura che oltre ad essere fatiscente non appare nemmeno più in linea con la domanda del mercato. Come si dovrebbe procedere a suo avviso per non perdere tutto e a quale target pensate di rivolgervi?

Noi, in realtà, pensavamo ed eravamo convinti che l’amministrazione comunale accogliesse con slancio questa nostra volontà di investire sul territorio; in realtà proponiamo qualcosa che può innescare iniziative a catena per un più ampio sviluppo del settore, oltre che decine di nuovi posti di lavoro. Sviluppo che non può certo partire dal completamento di un progetto concepito negli anni 80, divenuto ormai un ecomostro, lontano da criteri attuali di turismo termale. Oggi da una meta termale ci si attende l’isola felice, dove soli o in coppia si possa godere di spazi esclusivi di relax e cura, in ambienti ampi ed armoniosi, progettati per appagare i nostri sensi, compresa la vista del panorama circostante.
Quel vecchio progetto va ripensato completamente, ma comunque non sarà pregiudicato dall’iniziativa del nuovo parco termale, destinato invece ad intercettare tutt'altro tipo di utenza ed a valorizzare il patrimonio archeologico delle Terme Taurine.
Sarà infatti rivolto, in particolare, ai croceristi attratti dalla visita del parco archeologico e dalla possibilità di godere, per qualche ora, della acque termali nel nuovo parco adiacente.
Civitavecchia ha un grandissimo potenziale turistico termale grazie alla qualità e quantità di risorsa termale a disposizione, e siamo più che convinti che il nuovo parco delle Terme Imperiali rappresenti una piccola ma importante iniziativa che possa dare slancio ad uno sviluppo ben più importante.

Che tempi prevedete per arrivare all’apertura dal momento in cui avrete ottenuto tutte le autorizzazioni?

I tempi di realizzazione sono previsti in 18 mesi, non aspettiamo altro che il via da parte dell’amministrazione comunale.

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