Nell’impianto Giulio Onesti di Roma la corazzata Lazio Rugby 1927 supera con un perentorio 61-0 il Crc. I capitolini sono primi in classifica nel Girone 3 della serie A.


La prestazione del Rugby Civitavecchia viene così analizzata da coach Mauro Tronca: «È stato un incontro ben giocato dal Crc, sembra assurda questa mia analisi se si guarda al risultato. I miei hanno fatto una buona gara, placcando molto, abbiamo avuto cinque-sei occasioni per andare in meta. Si deve esaminare anche chi hai di fronte quando commenti ed analizzi un incontro. Lazio Rugby prima in classifica, 40 punti pieni in classifica, nessuna sconfitta, tutte vittorie, 349 punti fatti e soli 68 subiti, ha battuto le altre due pretendenti al passaggio di categoria, prato e capitolina, insomma una differenza notevole tra il nostro roster e il loro».


A prima vista il Rugby Civitavecchia ha tutte le carte in regola per fare un campionato di salvezza, ma sconfitta è dolorosa, come uscirne?


Chi gioca per vincere sa che la sconfitta è parte del sistema. La delusione è parte di coloro che si espongono e lottano, è un fattore comune negli sportivi, più ambisci a raggiungere obiettivi predeterminati e più è statisticamente probabile qualche intoppo.


Non ci sono persone da incolpare, ma responsabilità da assumersi e feedback costruttivi da inviare. Come metafora di vita: “Cadere è parte integrante dell’imparare a camminare”.


Ancora Tronca: «Il Civitavecchia ha combattuto senza paura a viso aperto. Ci sono state lunghi periodi di tempo in cui eravamo dentro i 22 avversari, sia nel primo che nel secondo tempo. Purtroppo ad ogni nostro errore sono andati a meta. Non possiamo nasconderci, la differenza è stata nella qualità dei singoli giocatori. Impegno, attitudine, coraggio non ho nulla da rimproverare ai miei».


La sconfitta è nella gara, non nella vita: come abbiamo già detto in articoli precedenti, si devono esaminare i comportamenti tecnici, fisici e mentali che vanno migliorati, ma non andare mai ad intaccare l’identità del roster.


Chiude l’analisi coach Tronca: «Aggiungo che avevamo oltre cinque titolari assenti per infortunio e questo per noi è determinate nella partite avendo una panchina non così lunga come quella della Lazio. Il girone 3 vede le prime tre squadre comandare sulle altre, in primis Lazio e poi capitolina e prato, poi il Pesaro e Avezzano che li vedo subito dopo da metà classifica in su ed infine le restanti che lottano ogni giornata del campionato».


Obiettivo a breve la prossima partita in casa con il Villa Pamphili domenica tra le mura amiche.


©RIPRODUZIONE RISERVATA