CIVITAVECCHIA - Con quattordici voti favorevoli - maggioranza al completo, (compresa la dipendente di Csp Roberta Morbidelli che nel 2020 non partecipò “per motivi di opportunità”, se non per un vero e proprio conflitto di interesse, oggi evidentemente venuti meno, alla votazione della delibera 78, ndr) ed il civico Petrelli - ed i tre contrari dei consiglieri del Pd, con il resto dell’opposizione assente o fuori dai banchi, è passata la contestata delibera sulla ricapitalizzazione di Civitavecchia Servizi Pubblici per un massimo di 2 milioni di euro firmata dall'assessore alle Partecipate Daniele Barbieri, alla presenza di un gruppo di lavoratori di Csp e di tutta la dirigenza aziendale seduta in platea.

Una delibera emendata dalla stessa maggioranza - al termine di una sospensione di circa venti minuti - con un documento di una pagina e mezzo non accolto di buon grado dall'opposizione, soprattutto dopo il lungo lavoro che è stato svolto in commissione. Un emendamento che «autorizza il completo ripianamento del patrimonio netto negativo nei limiti di legge, rinviando l'elargizione della somma sia alle effettive ed improcrastinabili necessità alla stregua di criteri di congruità, efficienza, economicità ed efficacia, sia condizionandolo all'esito della verifica della perdita di esercizio 2022, stabilendo sin da ora degli obiettivi strutturali a carico della partecipata». E, come letto dalla consigliera Barbara La Rosa, un elenco di obiettivi che andranno raggiunti, dal contenimento della perdita dell'attuale esercizio al di sotto del 500mila euro alla riduzione dell'attuale personale in somministrazione di almeno 40 unità entro il 1 luglio 2023, autorizzando però l'assunzione a tempo determinato di personale Aec; dalla riduzione del costo complessivo del personale amministrativo attraverso politiche di incentivo all'esodo, all'ulteriore razionalizzazione dei servizi, alla razionalizzazione e diversificazione nell'uso dei carburanti alternativi nella flotta del tpl, fino ad una maggiore digitalizzazione di servizi e pagamenti, costante ricerca di fondi e risorse esogene. «Non capiamo dove volete arrivare - ha tuonato il capogruppo dem Marco Piendibene - se non vengono rispettati questi obiettivi, cosa accadrebbe? Non si sa. Si sa invece che, ai problemi di Csp, si continua a rispondere con soldi che i cittadini sono chiamati di nuovo a sborsare».

Una delibera che, come sottolineato da più parti in opposizione, non è supportata da numeri e certezza sulla municipalizzata. Il capogruppo FdI Vincenzo Palombo ha ricordato come fosse corretta invece la strada indicata con la delibera 78, «con il conferimento di beni mobili ed immobili - ha aggiunto - oggi invece si torna ad intervenire finanziariamente, senza lungimiranza politica». Ha fatto eco Attig, della Svolta: «Non andiamo a suicidarci per errori che non sono nostri - ha aggiunto - nel 2024 Csp rischia di avere lo stesso epilogo di Hcs e delle sue sot». L’assessore Daniele Barbieri ha invece parlato di dati positivi, fotografando una società il cui “trend è positivo”(talmente positivo che servono altri 2 milioni del socio Comune). «Con questa delibera - ha spiegato - consentiamo a Csp di lavorare in modo lineare».