MAROCCO - PORTOGALLO 1-0. Nuova impresa del Marocco, che batte anche il Portogallo con un gol di En Nesyri, e ancora una volta senza subirne, e vola in semifinale ai Mondiali in Qatar. Segnando uno storico record: è la prima nazionale africana a raggiungere questo traguardo. Merito del grande lavoro del ct Walid Regragui, osannato come un eroe dai suoi giocatori a fine partita, e di un gioco equilibrato tra i vari reparti, ma soprattutto di una difesa finora impenetrabile, con un solo gol subito, peraltro su autorete, contro il Canada. E se i Leoni di Atlante hanno tenuto a 0 Belgio e Croazia nel girone, poi Spagna e Portogallo nelle sfide a eliminazione diretta, i prossimi avversari, la Francia o l’Inghilterra (si affronteranno stasera nell’ultimo quarto di finale) non avranno vita facile per battere il fortissimo portiere Bounou, già idolo dei tifosi.La partita è equilibrata e le due nazionali si fronteggiano a viso aperto fin dall’inizio. Fernando Santos lascia ancora in panchina Ronaldo, come negli ottavi. In campo però c’è Ramos, autore di una tripletta contro la Svizzera. Il Portogallo comincia con più intraprendenza, mentre i marocchini sembrano adottare la tattica di attendere gli avversari nella loro metà campo per poi ripartire, ma per i portoghesi si capisce subito che sarà dura trovare la via del gol. Al 4’ bel tuffo di testa di Joao Felix ma subito Bounou fa capire con una ottima parata che non sarà facile superarlo. Subito al 6’ il Marocco risponde con En Nesyri di testa su calcio d’angolo, la palla termina alta sulla traversa. Con il passare dei minuti il Marocco prende coraggio e campo e il match si anima con continui capovolgimenti di fronte. Al 26’ è di nuovo En Nesyri a tentare la torsione di testa, il tiro finisce alto. Al 30’ sul fronte opposto un gran tiro dal limite di Joao Felix viene deviato da un difensore sopra la traversa. Al 34’ una palla gol per il Marocco dopo un’azione corale che porta al tiro Amallah, ma la mira è ancora imprecisa. Sul finale del primo tempo sono proprio i nordafricani a prendere in mano le redini del gioco, con continue azioni in velocità. E proprio in una di queste al 42’ la sblocca En Nesyri con un perentorio stacco di testa che gli permette di superare un non incolpevole Diogo Costa. Al 45’ il Portogallo colpisce una traversa con un gran tiro di Bruno Fernandes, e si va al riposo sull’1-0 per il Marocco.Ad avvio ripresa Santos non cambia nulla ma manda a scaldarsi alcuni dalla panchina, tra i quali anche Cristiano Ronaldo. Il Portogallo comincia in avanti alla ricerca del pari, il Marocco controlla e copre bene in difesa. Al 50’ è il momento di Cr7, che entra al posto di Neves: per lui 196 presenze con la maglia della nazionale, è record mondiale. Alla prima azione arriva subito sul fondo e mette in mezzo un cross sul quale però esce bene Bounou. Al 58’ Ramos colpisce di testa da buona posizione ma la spedisce fuori: il Portogallo ora sta crescendo e l’ingresso di Ronaldo, come poco dopo l’uscita per infortunio del difensore centrale marocchino Saiss, hanno spostato gli equilibri. Al 63’ Bruno Fernandes sfiora la traversa con un tiro dal limite, adesso la partita a tratti è un assedio portoghese, ma i nordafricani si difendono e quando ripartono in velocità fanno paura. Al 69’ Santos gioca anche la carta Leao, tenuto fuori forse troppo a lungo: per i portoghesi restano ormai pochi minuti per provare a prolungare il loro sogno mondiale. Al 82’ Bounou chiude ancora la saracinesca deviando in corner un tiro perfetto di Joao Felix sotto la traversa. Al 91’ è Ronaldo ad arrivare a pochi metri dalla porta e provare, ma Bounou è ancora bravissimo a coprire sul suo palo. Si infrangono così sulla rocciosa e organizzata difesa marocchina le speranze mondiali di Ronaldo e compagni, mentre i nordafricani superano le imprese di Senegal, Camerun e Ghana, che si erano fermati ai quarti, e ora possono davvero sognare in grande.

INGHILTERRA - FRANCIA 1-2. Poco brillante, a tratti impaurita ma quantomai cinica e vincente. La Francia nella sua versione meno lucida, trema, barcolla ma non fallisce e conquista l’approdo alla sua seconda semifinale iridata consecutiva la settima della sua storia, eliminando un’Inghilterra cui non è bastato il coraggio e la furia agonistica. I Leoni capaci di reagire alla rete del vantaggio al 17’ di Tchouameni con un rigore di Kane cadono traditi proprio dal suo goleador che nel secondo penalty concesso alla squadra di Southgate sul finire del match, calcia alle stelle, bruciando le speranze di riportare a casa dopo 56 anni il titolo iridato. Al Bayt Stadium di Al Khor la sfida dei numeri nove è vinta dall’attaccante del Milan, Olivier Giroud, che nel momento di massima sofferenza dei Blues, schiacciati dalla forza d’urto degli inglesi arrembanti dopo aver raggiunto il pareggio, di testa sfrutta al meglio un cross di Griezmann riportando la Francia sulla scala dei sogni. Non è bastato agli inglesi disinnescare Mbappé, togliere fiato e spazio agli esterni francesi. Un match equilibrato deciso dai dettagli finisce per premiare la classe dei singoli, a partire da Griezmann, vera cerniera del centrocampo, che ha servito l’assist vincente al bomber rossonero. Una maledizione per gli inglesi che dopo aver perso l’Europeo contro l’Italia dal dischetto, proprio dagli undici metri cadono nella partita che doveva segnare la svolta di una generazione di talenti. La Francia se la vedrà in semifinale con il sorprendente Marocco ma servirà una squadra più dinamica e brillante per non fermare la sua corsa proprio sul più bello.Nella Francia stesso undici titolare schierato contro la Polonia con Mbappè, Rabiot e Giroud. Anche l’Inghilterra conferma la squadra vittoriosa contro il Senegal con Saka e Foden nel tridente ai lati di Kane con Stone e Maguire coppia centrale difensiva. I Blues partono subito forte, provano ad imporre subito il gioco a centrocampo schiacciando gli inglesi nella propria metà campo e dopo un quarto d’ora di pressione e possesso palla insistito al 17’ si portano in vantaggio con Tchouameni che su passaggio di Griezmann controlla e libera un destro da 25 metri che si infila alla destra di Pickford, partito in ritardo. Gli inglesi reagiscono subito e, come era lecito attendersi, si alza il livello tecnico della sfida. Kane trova uno spazio in area e si presenta davanti a Loris che è reattivo e gli respinge il tiro sottoporta, poi l’attaccante del Tottenham viene agganciato al limite dell’area da Upemecano ma per l’arbitro brasiliano Sampaio non ci sono gli estremi per il fallo. La qualità dei talenti in campo accende la sfida, i Leoni crescono, insistono soprattutto sull corsie esterne creando un paio di occasioni, la più pericolosa al 30’: sugli sviluppi di un cross di Foden, il pallone resta nel cuore dell’area di rigore e nella mischia Rabiot è il più lesto ad impossessarsi della sfera e allontanare la minaccia. I transalpini sembrano subire troppo la pressione degli inglesi che mostrano di essere vivi e pericolosi ma la squadra di Deschamps è attenta e non si disunisce, brava a chiudere tutti gli spazi complice anche il grande lavoro in non possesso palla di Griezmann sempre in pressione sui portatori di palla avversari. Il match è equilibrato, l’Inghilterra nella prima frazione fa di più ma Foden fatica ad accendersi. E anche nella Francia la stella Mbappè non riesce a dare spinta al suo motore, condizionato dalla marcatura stretta di Walker.Nella ripresa i Leoni scaricano sul campo qualità e dinamismo e creano subito un paio di pericoli per la Francia vengono disinnescati da Lloris, pronto a deviare sopra la traversa un violento sinistro dal limite di Bellingham. Nulla può però il portiere del Tottenham per neutralizzare al 54’ il penalty di Kane, concesso dall’arbitro per un fallo di Tchouameni su Saka. Il compagno di squadra con lucidità e freddezza si prende tutto il tempo a disposizione e non sbaglia, pareggia i conti e sale a quota 53 gol, eguagliando il primatista Rooney nella classifica dei goleador inglesi. Cambia l’inerzia del match, la Francia appare ora impaurita, prova a reagire ma non riesca e pungere. Mbappè continua a restare con la spia spenta mentre Saka e Foden, dopo una prima frazione senza acuti, alzano il livello delle giocate ora che il match abbandona i troppi tatticismi. La Francia appare smarrita, imprecisa, senza sbocchi e l’Inghilterra, che non imposta più dal basso, prende in mano il match. Maguire al 70’ accarezza il palo esterno di testa su calcio di punizione di Henderson, poi è Saka a non sfruttare un’azione avviata sull’out di sinistra da Shaw. È una Francia che va a fiammate ma quando lo fa è davvero bruciante. Giroud prima si fa respingere da Pickford una conclusione di prima intenzione in mezzo all’area, poi non sbaglia su una cross pennellato di Griezmann: il 36enne attaccante del Milan al 78’ con una splendida torsione anticipa Maguire e fa centro. La Francia si riprende il match ma lo rimette in bilico all’84’ per una vistosa spinta in area di rigore di Theo Hernandez a Mount. Ancora Kane dal dischetto e stavolta il capocannoniere sbaglia calciando altissimo sopra la traversa, ricordando il penalty fallito da Roberto Baggio nella finale di Usa ’94 contro il Brasile. Ancora una volta è un tiro fallito dal dischetto a cancellare i sogni dell’Inghilterra.Per la Francia la caccia alla doppietta dopo il trionfo nel 2018 continua.