Annamaria Lupi

Egato, ieri sera in tarda serata è arrivata una brusca frenata sulla costituzione degli organismi territoriali. A porre uno stop alle tornate elettorali che avrebbero interessato tutti gli Ato laziali è stato il presidente vicario della Regione Daniele Leodori.Nella nota comunica che “Al fine di liberare dalla discussione elettorale la costituzione degli Egato, Enti importanti che come prevedono le norme nazionali e regionali, hanno il compito fondamentale della gestione integrata del ciclo dei rifiuti secondo criteri di efficienza, sostenibilità ambientale e autosufficienza, sono rinviate le convocazioni dei sindaci per la loro costituzione”.Leodori così motiva la decisione: «Per evitare polemiche e strumentalizzazioni le assemblee per gli Egato mancanti saranno aggiornate dopo il voto del prossimo 12 febbraio. Il nuovo consiglio regionale, se lo riterrà opportuno, interverrà sulla remunerazione degli Organismi direttivi». Remunerazione che per il presidente era prevista in 8000 euro al mese e per i 4 consiglieri in 4mila euro mensili.A scatenare le polemiche, oltre agli “stipendi” da corrispondere al consiglio direttivo, anche la fretta con cui la Regione era intenzionata a costituire gli Egato prima delle consultazioni che il 12 febbraio vedranno il rinnovo di presidente e consiglio regionale. Uno stop che interessa da vicino anche Viterbo. Si parlava infatti di convocare l’assemblea dei sindaci della Tuscia, che avrebbero dovuto eleggere il vertice dell’Egato viterbese, già nella prossima settimana.Le indiscrezioni che avevano iniziato a circolare davano come nomi accreditati per la corsa alla poltrona presidenziale Alessandro Romoli, presidente della Provincia e dell'Ato, e il consigliere regionale Pd Enrico Panunzi.Ora la doccia fredda. Della votazione per l’Egato di Viterbo se ne riparla dopo il 12 febbraio, con l'insediamento della nuova amministrazione regionale.