TARQUINIA - Operazione verità da parte degli amministratori uscenti dell’Università Agraria di Tarquinia in corsa per il secondo mandato.

I DEBITI VERSO I PRIVATI FATTI DA CHI HA PRECEDUTO BORZACCHI «I debiti verso i fornitori delle gestioni di sinistra dell'Università Agraria: una vera chicca lasciata in regalo all'amministrazione Borzacchi, ma oggi "dimenticata" dal candidato Maurizio Leoncelli». A parlarne, sui suoi canali social, è l'amministratore uscente Fabio Nardi, candidato con Agraria Tricolore a sostegno di Alberto Tosoni presidente: «Il deficit dell’Università Agraria ereditato dall’amministrazione Borzacchi, oltre all’imponente carico esattoriale, era composto anche da decine di vecchie fatture di natura commerciale, mai pagate o pagate addirittura soltanto in parte, - spiega Nardi - condizione che in alcuni casi ha generato l’emissione di decreti ingiuntivi, fortunatamente risolti tramite accordi transattivi di dilazione del dovuto». «Un caso emblematico, tra i tanti - aggiunge Nardi - risale al 2020 ed è relativo alla riparazione della pressa per le rotoballe di proprietà dell’Ente che si era guastata nel mese di maggio di quell’anno, proprio durante le operazioni di pressatura e quindi con il fieno falciato ancora a terra. Una nota officina agricola cittadina incaricata della riparazione, evidenziava che una sua precedente fattura per circa 3.000 euro era rimasta insoluta da ben quattro anni e giustamente ne chiedeva il saldo, prima di procedere alla risoluzione del guasto. Il presidente Borzacchi in persona si è fatto carico di far predisporre l’immediato pagamento dell’arretrato, per far completare subito la riparazione e riprendere con urgenza le operazioni di pressatura». «Altro caso ancor più emblematico, - aggiunge Nardi - poi capirete perché, è il seguente: avendo necessità di acquistare una nuova stampante per la predisposizione dei contratti e degli atti di concessione dei terreni all’utenza, nello scorso mese di novembre 2022 è stato necessario richiedere un preventivo. Un noto rivenditore tarquiniese al quale è stata fatta la richiesta è stato ben felice di inviare il preventivo, ma ha premesso che per effettuare l’ordine della nuova stampante sarebbe stato necessario il pagamento anticipato in quanto, anche in questo caso, c’erano delle fatture insolute da oltre sei anni. Ebbene sapete di quale fantasmagorico importo stiamo parlando? Ben 716 euro. È inutile precisare che, una volta corrisposto l’esorbitante arretrato, la nuova stampante è stata regolarmente pagata, ordinata ed installata.Decine di situazioni analoghe a queste sono state affrontate e risolte nel corso dei 5 anni di amministrazione Borzacchi, abbattendo notevolmente il carico debitorio pregresso relativo alle fatture insolute e regolarizzando finalmente i rapporti tra l’Università Agraria ed i suoi fornitori, in modo da permettere il regolare funzionamento di tutto l’ente. Anche questo risultato è stato ottenuto grazie ad una oculata politica di risparmio ed ottimizzazione delle risorse a disposizione, compatibilmente con gli impegni di ordinaria amministrazione. Solo assicurando la continuità di questa sana gestione sarà possibile garantire il rilancio dell’Università Agraria, senza promesse fumose ed irrealizzabili".Nella ricostruzione di quanto realizzato dall’amministrazione Borzacchi c’è anche la questione campeggio.

CAMPEGGIO DI SPINICCI: ECCO TUTTA LA REALTA' Sulla situazione di Spinicci interviene il candidato presidente Tosoni. «Credo che si debba fare chiarezza - dice - Al momento dell’ingresso dell’amministrazione Borzacchi la società che gestiva il campeggio doveva all’Ente cifre enormi e ben oltre di quelli erroneamente dichiarati dai Leoncelli & co. sui social. Infatti parliamo di una quantità totale di oltre 800mila euro come da ammissione al passivo fallimentare. Va sottolineato che si trattava di una società con uno stato di insolvenza di 1.400.000 euro, come dai bilanci pubblicati del 2015, 2016, 2017, ed era verso istituti di credito che avevano già iniziato procedure forzose. Poiché la società non risultava proprietaria di beni immobili, tale stato di insolvenza è stato giudicato definitivo ed irrecuperabile anche dalla Corte d'Appello di Roma che respinse la richiesta di concordato, in quanto ritenne la stessa impossibilitata a proseguire e non ravvisò neanche la possibilità che potesse rientrare gradualmente, in quanto in uno stato di crisi permanente che tra l’altro l’ha portata a non riuscire ad onorare nemmeno il canone dell'affitto verso l'Agraria». «Per questo - spiega Tosoni - abbiamo deciso di procedere col fallimento, che ha portato alla chiusura del campeggio. Il fallimento è stato dunque l’unico strumento legale possibile per tutelare il patrimonio dell’ente. Siamo riusciti a riavere il pieno possesso della struttura soltanto a metà 2022 quando sono terminate le vendite ma non abbiamo potuto procedere ancora a dare una nuova vita al campeggio per via della presenza di opere abusive, che ne impediscono temporaneamente l’apertura di pratiche di gestione redditizie anche per l’ente». «Nel frattempo - sottolinea Tosoni - non siamo stati fermi: da tempo tecnici sono alle prese delle verifiche edilizie della struttura e l'area adiacente il campeggio è stata data in concessione, perché era l’unico modo per garantirne una gestione efficiente in tempi rapidissimi. Per quanto riguarda i pini ammalati all’interno del campeggio, è già pronto un piano con Parchitalia (firmato qualche mese fa’) per far rimpiazzare a costo zero le piante».

«Concludiamo che nessun consigliere ha opposto la delibera tra l'altro votata dagli assessori in quota Leoncelli - afferma Tosoni - e che nessuno ha avanzato richieste di sedute di consigli in merito, seppur nel pieno potere di eventuali consiglieri di opposizione. La stessa amministrazione di cui faceva parte Leoncelli è dovuta ricorrere ad azioni legali per ottenere l'incasso dei canoni di affitto». ©RIPRODUZIONE RISERVATA