Viterbo - Un vero signore. Un uomo buono, colto, sensibile e determinato. Ci ha lasciato Delfino Santaniello, commissario della Polizia di Stato in pensione, capo della Digos alla questura di Viterbo alcuni anni fa, ha svolto il suo lavoro con impegno e competenza.

Il Comitato provinciale con le sezioni viterbesi dell’Anpi e tanti viterbesi partecipano al dolore della famiglia per la perdita di Delfino Santaniello, figura storica dell’impegno per la legalità e la democrazia.

Rappresentante e servitore delle istituzioni, ha sempre dimostrato un profondo attaccamento ai valori della nostra carta costituzionale.

"L’Anpi oggi piange anche la perdita di un grande e sincero amico, sentito con affetto, stima e riconoscenza come presidente onorario del Comitato provinciale." Si legge in una nota.
Ha affrontato i suoi problemi di salute con coraggio e dignità, con sempre vicina la moglie Silvana e la sua amata famiglia.
È stato un marito, un fratello, un padre e un nonno affettuoso.
Negli anni ’70 fu protagonista dell’impegno per la democratizzazione delle forze dell’ordine e promotore della nascita del sindacato di polizia.
Tante le iniziative di civiltà e di umanità in cui fu impegnato, fra le quali, negli anni ’80, fu sostenitore della campagna italiana per la liberazione di Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano.
Dopo la tragedia di Genova del 2001, contribui’ alla stesura della prima proposta di legge per la formazione delle forze dell’ordine alla nonviolenza.

Per decenni è stato a Viterbo uno dei punti di riferimento nell’impegno in difesa della Costituzione della Repubblica italiana, per la legalita’ democratica che difende la dignita’ e i diritti di tutte le persone, contro la criminalità, la corruzione, le ingiustizie.

I funerali si svolgeranno venerdì 9 dicembre alle ore 11 presso la Sala “Luigi Brutti” della parrocchia Sacra Famiglia a Viterbo.