Viterbo - Finalmente è arrivato il giorno tanto atteso dai bambini viterbesi: il giorno della festa di Sant' Andrea.
Nel mese di novembre, nella Città dei Papi, sulle vetrine delle pasticcerie e sui banchi dei supermercati si vedono pesci di cioccolata, avvolti da colorata carta stagnola: è il tradizionale pesce di Sant’Andrea.
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Il 30 novembre di ogni anno, infatti, in occasione della ricorrenza di Sant’Andrea, è usanza diffusa nella città, regalare dei pesci di cioccolata, contenenti una sorpresa, ai bambini, ai familiari o alla persona della quale si è innamorati.

L'antica tradizione, nata a Pianoscarano, si è rinnovata ieri, 30 novembre, alle ore 17, alla chiesa di Sant'Andrea, che è appunto dedicata al Santo pescatore, nel cuore del popolare quartiere.
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Nell' antica chiesa, gremita di adulti e bambini, si è celebrata anche la cresima di quattro ragazze.

Ha officiato la Santa Messa il vescovo di Viterbo monsignor Lino Fumagalli, insieme a don Luca, parroco del quartiere.
Presenti alla funzione, fra gli altri, il prefetto Antonio Cananà, il questore Giancarlo Sant’Elia, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Viterbo col Massimo Friano, l'assessore alle Politiche sociali Patrizia Notaristefano.
Ceste piene di pesci di cioccolato colorati erano poste sotto la statua del Santo.

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Il pesce è uno dei simboli del Cristianesimo fin dagli albori. Fu il pescatore Andrea, fratello di Simone che poi divenne Pietro, a scoprire per primo Gesù e a farlo conoscere a Pietro.
Entrambi furono seguaci di Gesù ed entrambi furono crocifissi: San Pietro a testa in giù; Sant’Andrea su una croce a forma di X, che fu poi definita appunto “croce di Sant’Andrea”.

Secondo la tradizione, a Viterbo era l’apostolo pescatore a portare ai bambini il pesce di Sant’Andrea, nella notte tra il 29 e il 30 novembre. I picvoli ancora mettono un piatto con del cibo per il Santo sul davanzale della finestra e al mattino vi trovavano il pesce e altri piccoli doni. Un tempo, il parroco di Pianoscarano era solito collocare i pesci di cioccolato nell’acquasantiera nella notte di Sant’Andrea.

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Il Vescovo, durante l'omelia, ha ricordato il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.

Monsignor Fumagalli ha detto che il Signore si serve di noi per portare la Sua parola, diffondere il Vangelo e che tutti noi, formando una sola grande famiglia, non possiamo ignorare i problemi degli altri, dei vicini, del quartiere, del prossimo. "Lo Spirito Santo ci rende famiglia" ha detto. Dobbiamo aiutare chi ha bisogno. Ce lo insegna anche Andrea.

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Il Vescovo si è rivolto ai bambini, ma anche a tutti i cristiani.
Al termine della solenne cerimonia, il questore Sant’Elia, il colonnello Friano e l'assessore Notaristefano hanno aiutatoi il Vescovo e il parroco nella distribuzione dei pesci di cioccolata ai bambini; alcuni sono stati donati alla casa-famiglia del Murialdo.
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Gli sbandieratori e la distribuzione di pizze fritte e prodotti locali hanno concluso la tradizionale festa, amatissima dai viterbesi.

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