“La Buona Lega della Tuscia” torna alla carica criticando in vista delle prossime scadenze elettorali. Il gruppo, di cui fanno parte, tra gli altri quegli ex coordinatori comunali che già all’indomani dei risultati elettorali delle scorse politiche avevano chiesto le dimissioni dei responsabili della “debacle” politica sul territorio, si è riunito nei giorni scorsi per fare il punto sul congresso provinciale e le prossime Regionali. «A Viterbo, davanti ad un’ottima e abbondante carbonara tra amici, si sono incontrati i rappresentanti de "La Buona Lega della Tuscia" - si legge nella nota di Luigi Tofone, ex coordinatore comunale di Orte e coordinatore della Buona Lega della Tuscia, che - ha illustrato, dopo appena 1 anno di “attività”, i diversi risultati ottenuti nel territorio della Tuscia. Un’attività iniziata dopo aver constatato, de visu, che qualcosa non andava nella gestione dei rapporti tra politici e il territorio culminata con la clamorosa azione di revoca di ogni incarico a tutti i coordinatori comunali, notificata a pochi giorni dalle ultime elezioni politiche». Secondo la “Buona Lega”, «escludere i coordinatori comunali, diciamo silenziarli, non ha sortito gli effetti sperati. Un clamoroso autogol del direttivo provinciale della Lega Viterbo la quale non ha ancora ritenuto opportuno dare una ragionevole risposta a tale "atto di forza", provvedendo poi a convocare, subito dopo il voto politico che ha sancito l’inevitabile perdita abissale di consenso stimato intorno al -60% del proprio elettorato, una fulminea riunione per nominare dei membri di un nuovo direttivo della sezione provinciale dei comuni. Organo mai visto prima».

Tofone ricorda che «come La Buona Lega abbiamo “umilmente” rappresentato, ad ogni livello direttivo il pericoloso distacco della politica viterbese dal territorio. Nessuno ha ascoltato i nostri timori e le nostre richieste di dimissioni dei responsabili di tutto ciò, ma abbiamo ottenuto solo degli infantili epiteti nei nostri confronti grazie alla definizione, tutta viterbese, “sono solo 4 carbonari”. Questi 4 carbonari hanno però vissuto questi ultimi appuntamenti elettorali della Tuscia, elezioni comunali, provinciali e nazionali, ascoltando, come sempre, il territorio ed i suoi cittadini con tutte le “assenze” subite e non si sono quindi meravigliati delle sberle prese dalla Lega Viterbo in tutta la Tuscia. Una Tuscia che solo 3 anni fa vantava tanti amministratori leghisti. Ora non più. Chissà perché e a causa di chi. Anche i carbonari - prosegue la nota - sanno leggere i numeri ma la loro caratteristica è saper ascoltare. Altri lo hanno dimenticato».

Tofone ribadisce che «siamo e saremo inflessibili con le assenze sul territorio e con le “chiacchiere” da bar rivolte ai cittadini ed alle prossime imminenti elezioni regionali valuteremo, nell'alveo del centrodestra, quale personaggio politico premiare con il nostro appoggio. Anche se siamo “4 carbonari”, sappiamo ancora leggere i numeri. Con il territorio si parla, non ci si impone. Il territorio si vive. Un buon politica - conclude - cresce con il suo territorio, non del suo territorio. Questo il nostro umile "carbonaro" pensiero».