GIAMPIERO ROMITI

Piovono notizie a catinelle. Per ogni gusto e disgusto: interessanti, insipide, straordinarie, banali, supercazzole ad minchiam.

Di tutto di più: politica, attualità, nera, rosa e talvolta pure un tocco di gossip che non guasta. La scelta odierna di scovarne un paio stimolanti per piazzarle in questa rubrica?

Qualche secondo di pazienza e si vedrà.

Se dovessimo piazzare in bella vista la notizia delle notizie riguardante la politica non avremmo difficoltà ad esaltare (sic!) le straordinarie doti di saltimbanco della presidente del consiglio comunale Emanuela Mari che già apprezzata canterina di prima fila del coro inneggiante a Berlusconi (“Meno male che Silvio c’è”), abbagliata dalla possibilità di ritrovarsi spaparacchiata sul “ricco” scranno regionale, ora appare decisa a far vibrare le sue gentili corde vocali per intonare “Meno male che Giorgia c’è” ovviamente nel “premiato gruppo di cantori” di Fratelli d’Italia.

Si potrebbe, poi, mettere in risalto il gran lavoro del presidente dell’Adsp Pino Musolino oppure l’annuncio di Roberto D’Ottavio sullo stadio “Fattori” che, giura l’assessore ai Lavori pubblici, si presenterà all’universo calcistico cittadino tirato a lucido nel 2024.

Oltre a quanto accennato il nostro archivio è ricco di ulteriore ottimo materiale e di volta in volta, non trattandosi di confezioni di yogurt in scadenza, lo utilizzeremo sperando che stuzzichi o addirittura accenda la curiosità dei lettori.

Per oggi “passeggiando” lungo le news accumulatesi in questo ultimo scorcio di un autunno, che si prepara all’arrivederci al ventiventitre con gli occhioni lucidi e colmi di tristezza ,abbiamo effettuato due “fermate”.

La prima dinanzi ad un comunicato stampa (a quanto pare decollato dal Pincio e atterrato su tutte le scrivanie dei media locali) lanciato in bella evidenza a beneficio di chi non ha perso tempo a trangugiarlo con avidità. Il contenuto?

Eccolo qua, testuale: “Bilancio positivo per il camper della Regione Lazio “Centro per l’impiego on tour”. Si tratta di un progetto innovativo denominato garanzia occupabilità lavoratori per l’apertura di sportelli mobili temporanei in grado di erogare servizi per il lavoro ai cittadini in tutto il territorio regionale. Il camper ha sostato per due settimane per un totale di 8 giorni lavorativi a piazzale Guglielmotti. In totale sono stati 83 (ottantatre) le persone disoccupati per la maggior parte, che hanno aderito”.

Hai capito che notiziona ? In questa nostra bella città dove di strutture temporanee (e il comunicato lo conferma a chiarissime lettere) attrezzate a bella posta per non diventare mai definitive ce ne sono a bizzeffe, riguardo ad un servizio importantissimo quale il “Centro per l’Impiego” (che resta ancora un sogno proibito per tantissimi giovani e meno giovani alle prese con il tristissimo problema del lavoro introvabile o dolorosamente perso) ci si deve consolare con l’aglietto ossia con un “pulmino attrezzato” che di fatto è solo e soltanto uno dei tanti “specchietti” (per i poveri cristi alla ricerca disperata di un’occupazione)
fatti sbrilluccicare come inizio di campagna elettorale da parte dell’attuale establishment regionale in vista della kermesse per la conquista del trono della Pisana. Misero escamotage! La verità vera, per quanto concerne Civitavecchia, il “Centro per l’Impiego” è una delle tante promesse non mantenute dalla giunta Tedesco e proprio la presente rubrica ha avuto modo di parlarne a più riprese.

Sottolineando soprattutto l’incredibile situazione creatasi ormai da circa tre anni a questa parte ovvero l’impossibilità da parte dell’amministrazione comunale di trovare un immobile dove allestire la sede ufficiale del CPI. Che non sarebbe certamente un evento grandioso bensì un atto dovuto ai numerosi cittadini che, per ricevere risposte precise alle proprie richieste, sono costretti a recarsi a Tarquinia.

Come dire: per quanto riguarda un servizio importantissimo quale il suddetto “Centro”, Civitavecchia si trova alla mercè della ridente cittadina della Tuscia. E dire che correva il 5 maggio di quest’anno e l’assessore Emanuela Di Paolo annunciava che per il ritorno in città di detto CPI “il percorso è avviato”. Bene, anzi male: quanti ne mancano di chilometri prima di raggiungere la meta?

Altra notizia che ha suscitato forte attenzione?

La grandinata di proteste (evidenziata da tutti gli organi di informazione) per il persistere della mancanza di illuminazione in parecchie strade naturalmente nelle ore notturne.

Allorquando, in particolare, via Apollodoro, via dell’Immacolata, Campo dell’Oro, addirittura viale Garibaldi (e non solo) procurano brividi non esattamente di piacere bensì di paura a chi si trova a percorrerle. E oltre alle lamentele dei più c’è pure chi ha puntato il dito contro l’amministrazione comunale sibilando: “Se i nostri governanti pensano così di attuare il risparmio energetico, siamo davvero messi male”.

Intanto ieri sono state attivate le luminarie e dev’essere stato considerato un vero e proprio evento visto che parecchi consiglieri “pincioti” con in testa il il sindaco e l’assessore Di Paolo hanno dato vita ad un’autentica sfilata in corso Centocelle.

E in preda evidentemente ad un’incontenibile commozione l’avvocato Tedesco ha dichiarato: “Accendere la luce in fondo ai cuori è uno dei significati più profondi del Natale. Specie di questi tempi in cui tutto il mondo sembra attraversare un periodo buio” (Civonline.it, 25 novembre).

Vero. E difatti di quel mondo fanno parte anche donne, uomini e bambini che vivono la vita notturna nelle zone suindicate con il terrore stampato sulla pelle.

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