BOMARZO– «L’attuale regime di governo di Bomarzo ignora i principi fondamentali dei diritti dei cittadini e non rispetta le regole della trasparenza. I cittadini non sono coinvolti nella vita pubblica, le associazioni vengono discriminate, tra quelle amiche e quelle nemiche, non esiste una programmazione di sviluppo seria e concreta. I nostri paesi limitrofi, ignorati fino a pochi anni fa per la loro povertà storica e territoriale, ci hanno superato in termini di sviluppo, decoro e democrazia». Inizia così l’affondo, in una nota, dei consiglieri Giovanni Lamoratta, Laura Giovanna Pandimiglio, Mario Di Gregorio del gruppo Cambiamo Bomarzo-Mugnano.


«A Bomarzo tutto tace: guai a chi parla. Tace l’amministrazione comunale con la speranza di portare a termine i sui propositi distruttivi. Essa non fornisce alcuna indicazione alle richieste avanzate dai consiglieri di minoranza.


Fino ad oggi sono 8 le Pec inviate al sindaco senza aver ricevuto nessun riscontro doveroso da parte dell’amministrazione. Tacciono i cittadini a cui viene negato il diritto di vivere in un sistema democratico, sfiduciati da una politica oscurantista trentennale, che ha portato a superare 1 milione di euro di debiti dovuti a mutui accesi per opere perfettamente inutili: ecoalbergo, ostello palazzo Orsini, fontana del Porto Rio, campo da padel». «Trenta anni di abbandono della chiesa del Pozzarello ormai semidistrutta, di abbandono del territorio (fogne a cielo aperto), di mancanza di una visione di crescita, di portoni chiusi a palazzo Orsini, di amici e nemici degli amministratori», concludono i consiglieri nella nota.