CIVITAVECCHIA - "Oggi, in seguito alla nostra richiesta d’accesso agli atti, abbiamo ritirato la documentazione relativa al “Polo alimentare coperto”. Un progetto diviso in due stralci. Il primo relativo a piazza Regina Margherita, dove si prevede una riqualificazione che vede differenze minime rispetto al progetto dell’amministrazione 5 stelle. Il secondo stralcio invece conferma la progettazione di un centro commerciale a due piani su piazza XXIV maggio".

Lo dice il gruppo consiliare del Movimento cinque stelle cittadino composto da Daniela Lucernoni, Enzo D'Antò e Alessandra Lecis che torna ad intervenire sul Polo della discordia e punta il dito contro il duo Dimitri Vitali (assessore al Commercio) e Roberto D'Ottavio (assessore ai Lavori pubblici).

"Nel 2019 - continuano i pentastellati - Tedesco ed i suoi revocarono un progetto di riqualificazione del mercato frutto di un lungo processo di condivisione con operatori, associazioni di categoria, sovrintendenza e forze politiche d’opposizione. Quel progetto, selezionato tra i partecipanti ad un concorso di idee, fu anche affidato ad una società che avrebbe solo dovuto avviare i lavori. Questo giochetto di revoca e riavvio del processo è costato, solo per ora, 25mila euro per lo studio di fattibilità e 175mila euro per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva che già è approdato alla stazione appaltante. A questi costi vanno aggiunti quelli dei materiali che in questo triennio sono praticamente triplicati ed il fatto che il mercato oggi, a tre anni dalla revoca, poteva essere già riqualificato".

Per i consiglieri grillini "questo progetto, che potrà essere realizzato solo in parte, è un’altra dimostrazione dell’incompetenza di questa giunta. Gli sarebbe bastato chiedere un parere agli uffici competenti per capire ad esempio che il centro commerciale a piazza XXIV maggio, per il quale sono già stati spesi soldi pubblici, non è realizzabile. A loro piace prendere in giro i grillini che studiano, e non si rendono conto che questa loro superficialità sta costando centinaia di migliaia di euro a carico dei contribuenti. Ma questo non è un loro problema, tanto paga Pantalone. Restiamo a disposizione - concludono - di tutti quelli che dovessero essere interessati a visionare la documentazione del polo alimentare coperto, che per qualcuno era un’invenzione del movimento 5 stelle".

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