SANTA MARINELLA – Un altro argomento che vede il sindaco Tidei in polemica con diverse forze politiche locali, è quello dell’intervento della Corte dei Conti che chiede al Comune due milioni di euro per la questione del bilancio del 2017. “Vista la bagarre che si è generata a seguito della notifica dalla delibera della Corte dei Conti Sezione Controllo del Lazio – spiega Tidei - ritengo opportuno e necessario fornire dei chiarimenti ai cittadini, a cui dobbiamo la completa trasparenza ed una esaustiva informazione, ma anche al fine di evitare quelle strumentalizzazioni da parte di alcuni esponenti della minoranza in odore di candidatura. Continuare a ricordare come questa maggioranza si sia fatta carico di un Comune nello stato in cui è stato ereditato, non vuol dire fuggire dalle proprie responsabilità, anzi vuol dire ricordare a tutti che portare un Comune al dissesto non significa solamente ereditare una situazione contabile disastrosa, ma anche trovarsi a gestire un ente in cui le basilari norme amministrative e di controllo sono di fatto assenti. Quanto all’ormai arcinoto credito di 5.2 milioni di euro che questa amministrazione ha iscritto e per il quale ha fatto richiesta alla OSL di ammissione alla massa passiva già dal 2019, bisogna chiarire a cosa si riferisce. Si riferisce al debito del Comune nei confronti del tesoriere per l’anticipazione di tesoreria non restituita al 31 dicembre del 2017, in pratica allo scoperto che il tesoriere aveva concesso alla vecchia amministrazione e che questa, ormai lanciata inevitabilmente verso il dissesto, non ha restituito. Questa restituzione è avvenuta successivamente nel corso dell’anno 2018, grazie alle entrate tributarie del 2018, vale a dire quelle della nuova amministrazione, quelle entrate che non dovevano servire al pagamento dei debiti della vecchia gestione fallimentare.Consci di ciò, questa amministrazione, rilevata questa evidente anomalia, per mezzo della OSL, ha richiesto al Ministero chiarimenti su come contabilizzare tale esborso avvenuto nell’anno 2018 per un debito afferente al dissesto. Il Ministero rispose inviando un parere emesso per il Comune di Terni il quale, trovandosi nella medesima condizione, era stato autorizzato ad iscrivere tale credito nella gestione post dissesto”. “A supporto dell’interpretazione ministeriale – continua il sindaco - era poi intervenuta la delibera della Corte dei Conti dell’Umbria che aveva stabilito come questo debito non fosse riconducibile alla gestione post dissesto. Tuttavia, questa amministrazione, che dal 2018 in poi ha cercato di gestire il Comune con diligenza e prudenza sempre con l’obiettivo di restituire alla cittadinanza un ente solido, ha svalutato questo credito per il 60%, cosa vuol dire questo? Vuol dire che il Comune, pur riuscendo ad erogare tutti i servizi che un ente deve erogare, ha risparmiato delle risorse che coprono questo credito per il 60% pari ad oltre tre milioni di euro. Alla luce della deliberazione della Corte dei Conti, Controllo del Lazio, questo Comune procederà alla cancellazione della restante parte del credito, pur essendo convinti della bontà della propria interpretazione su di una materia nella quale c’è obiettiva incertezza viste anche le diverse delibere delle sezioni della Corte dei Conti, per le quali l’Anci ha espresso la richiesta di una pronuncia da parte delle sezioni riunite. Grazie agli accantonamenti ed ai fondi che questa amministrazione ha messo da parte, e che solo qualche giorno fa qualche esponente della minoranza aveva criticato anche in consiglio comunale, il Comune farà fronte a questa cancellazione che avrebbe nuovamente portato al dissesto il 90% dei Comuni italiani”. “Quanto alla Santa Marinella Servizi – chiarisce Tidei - bisogna ricordare come la strada che porta un Comune al dissesto sia lunga e costellata di tante piccole mancanze, dovute ad una sciatteria amministrativa, che poi si trasformano in una discesa inesorabile verso il baratro. Abbiamo ereditato un Comune in cui i basilari controlli interni erano, di fatto, assenti. I servizi affidati alla Santa Marinella Servizi, non sono stati affidati da questa amministrazione, sono servizi affidati in via continuativa alla municipalizzata e che, a seguito della legge Madia, avrebbero dovuti essere aggiornati alla normativa vigente da chi ci ha preceduto. Questo non vuol dire, teniamo a sottolinearlo, sfuggire alle proprie responsabilità, ma dare una chiara e puntuale informazione ai cittadini. Il controllo analogo, la congruità dei prezzi per i servizi resi ed altri adempimenti, dovevano essere fatti dal momento in cui la nuova normativa era entrata in vigore, vale a dire nel 2016. Questa amministrazione ha cercato e sta cercando di ovviare a tali problemi, ha avviato il controllo analogo, sta rivedendo tutti i contratti di servizio della municipalizzata, sta realizzando quei procedimenti amministrativi che la precedente amministrazione avrebbe dovuto fare, sta cercando, in conclusione, di mettere in sicurezza quei posti di lavoro messi a rischio dalla precedente gestione che ha violato ed ignorato tutte le regole basilari di buon senso oltre che di rispetto della normativa. Sicuramente avremmo potuto essere più celeri nel risolvere queste criticità, ma gestire un Comune dissestato vuol dire anche gestire un comune con il 30% in meno di dipendenti, e questa gestione della municipalizzata è solo l’ultimo, in ordine di tempo, dei tanti problemi ereditati come gli impianti sportivi fatiscenti, le sedi comunali disastrate e tanto altro. È volontà dell’amministrazione sanare anche le criticità della Santa Marinella Servizi, e farlo entro i termini imposti dalla Delibera della Corte dei Conti Controllo del Lazio.Ricordo a tutti che saremo in grado di farlo solo perché già da tempo abbiamo intrapreso un cammino virtuoso che ci permetterà il rispetto di questi tempi stringenti, con l’obiettivo di mettere in sicurezza i posti di lavoro dei dipendenti e valorizzare la Santa Marinella Servizi, come patrimonio del Comune di Santa Marinella”. “Sono certo che – conclude il primo cittadino - contrariamente a quanto pensano i consiglieri di minoranza, questa deliberazione della Corte dei Conti ci darà la possibilità di dimostrare, anche a coloro che si ostinano a non voler vedere, quanto di buono fatto da questa amministrazione, quello che questa amministrazione e la maggioranza che la sostiene è riuscita a fare in così poco tempo, vale a dire rendere un Comune dissestato, non solo finanziariamente un Comune solido economicamente ed amministrativamente”.