CIVITAVECCHIA - Alta tensione in Civitavecchia Servizi Pubblici. Venerdì sera, al termine del consiglio di amministrazione, l’avvocato Matteo Mormino ha rimesso le sue deleghe nelle mani del presidente del Cda, l’avvocato Fabrizio Lungarini. Mormino si occupava in particolare delle questioni attinenti la mobilità ed il trasporto pubblico.

«Confermo la notizia, ma non ho nulla da aggiungere, né da dichiarare», ha detto Mormino, raggiunto telefonicamente.

Nei giorni scorsi il consigliere aveva lavorato all’accordo definitivo tra Csp e Port Mobility per il trasporto dei crocieristi dal porto alla stazione ferroviaria. Il precedente accordo, definito dall’allora vicesindaco e assessore alle Partecipate Massimiliano Grasso durante il primo lock-down dovuto al Covid, era stato attivato come un servizio sperimentale, la cui durata venne legata allo stato di emergenza per la pandemia.

Da alcuni mesi si stava lavorando ad un nuovo accordo, che è stato definito come detto nei giorni scorsi. Evidentemente, portato a termine il lavoro, Mormino ha ritenuto esaurito il proprio ruolo, collegato in modo particolare al tpl, restituendo le deleghe ma rimanendo comunque in carica come consigliere di amministrazione.

A questo punto Lungarini ha in capo a sé tutte le deleghe del cda. Già da qualche tempo, secondo voci di corridoio di villa Albani, i rapporti all’interno del cda si erano decisamente raffreddati. Da una parte con Valentina Sanfelice di Bagnoli che al contrario di quanto faceva in precedenza sotto la presidenza di Antonio Carbone, pare abbia diradato nel tempo il suo impegno e la sua presenza a Civitavecchia; dall’altra con una tensione palpabile tra Mormino e Lungarini.

La goccia che avrebbe fatto traboccare un vaso evidentemente già colmo sarebbe stata la recente presentazione, avvenuta nell’ottobre scorso a Milano, dell’accordo per l’acquisto di minibus elettrici, da destinare proprio al trasporto dei crocieristi dal porto alla stazione.

In quell’occasione Fabrizio Lungarini aveva diramato un comunicato stampa sulla propria partecipazione a “Next Mobility Exhibition” in Fiera Milano, senza coinvolgere né lo stesso Mormino, benché consigliere delegato ad occuparsi proprio delle questioni relative alla mobilità ed al trasporto pubblico, né il sindaco Ernesto Tedesco, che come sempre aveva “preso atto” delle dichiarazioni e della vicenda, dicendo a chi gli chiedeva delucidazioni sulla condotta di Lungarini, di non saperne nulla.

È chiaro che in un momento molto critico per la vita della società, le tensioni al vertice non garantiscono certo la serenità necessaria a gestire una azienda delle dimensioni e con i problemi di Csp.

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