CERVETERI - Ancora riflettori puntati sul caro bollette e sulla crisi che presto potrebbe far abbassare la saracinesca a diverse attività commerciali. Nei giorni scorsi il consigliere d’opposizione Gianluca Paolacci aveva presentato una mozione per chiedere all’amministrazione di mettere in atto tutte le iniziative volte alla salvaguardia del settore. Mozione che, visto il delicato argomento, che ha già visto sul territorio etrusco la chiusura di diverse attività commerciali, ha trovato l’appoggio di tutto il consiglio comunale. Sempre durante la massima assise cittadina e successivamente anche durante “News&Coffee”, il sindaco Elena Gubetti ha lanciato lo stesso appello a Regione e Provincia puntando i riflettori anche sul Governo e sull’Unione Europea: «I comuni non hanno purtroppo le risorse per far fronte a questo problema. Credo che il governo e l’Unione europea dovrebbero fare come per il covid, quando furono messi a disposizione fondi per i buoni spesa. Ora si potrebbe pensare a una “bolletta sospesa”». E ora a intervenire è anche Sergio Protopapa di Area Pmi. «Aumentano gli appelli all’Unione Europea, affinché si affrontino quanto prima le speculazioni incontrollate e siano adottate misure urgenti quali il tetto al prezzo del gas. È importante che gli Stati membri adottino soluzioni comuni, in linea con il mercato unico - ha detto Protapapa - Il commissario al mercato unico Breton sottolinea l’urgenza di facilitare gli investimenti in beni pubblici europei, pur senza tradire l’impegno alla riduzione dei debiti pubblici. Regna tanta incertezza, i prossimi mesi vedremo con l'arrivo di bollette di gas ed energia quale sarà la riposta di imprese, aziende, e famiglie. Gli imprenditori, travolti dal caro bollette, gridano ad alta voce al governo, confermandogli la loro paura di non farcela». Infatti, se già in questo periodo i rincari delle bollette iniziano a farsi sentire e a pesare notevolmente sulle famiglie e sui commercianti, il picco, potrebbe arrivare subito dopo il periodo natalizio e ad inizio del nuovo anno. Se per allora non si riuscirà a trovare una soluzione al problema, come invocato dalle parti (dalle associazioni di categoria, dalle amministrazioni comunali e dagli stessi commercianti) la situazione potrebbe diventare drammatica.


©RIPRODUZIONE RISERVATA