La digos di Viterbo sta indagando su uno striscione comparso nella notte tra mercoledì e giovedì sul cancello del carcere di Mammagialla.

Sul lenzuolo bianco la scritta: “Maresciallo non ci prendi”. Si tratta di una frase del rapper Niko Pandetta, il nipote 31enne di un boss della mafia catanese arrestato a Milano a fine ottobre per scontare una condanna definitiva a 4 anni per spaccio.

Lo striscione ha fatto la sua comparsa sul cancello del carcere di Viterbo nella notte tra mercoledì e giovedì. Sarebbero state tre o quattro le persone coinvolte nel “blitz” che al momento non sono state ancora identificate.

Il video dell’azione è statostato postato sui profili social di un pregiudicato viterbese, arrestato in passato sempre per spaccio di droga.

La frase riportata nello striscione era stata postata, poco prima del suo arrestato, dallo stesso Pandetta nel suo profilo social.

Il rapper è nipote del boss Turi Cappello da anni al 41 bis. Vincenzo Pandetta, in arte Niko, ha all’attivo due dischi d’oro per il singolo Pistole nella Fendi e per l’album Bella vita. L’uomo, dopo aver pubblicizzato sui social la notizia della sua condanna, si era sottratto all’arresto ma era stato rintracciato dagli agenti della sezione criminalità organizzata della mobile della questura di Milano.

Al momento restano ignoti gli autori dello striscione affisso a Mammagialla e i motivi del gesto.

Sono in corso le indagini da parte della polizia che sulla vicenda mantiene uno stretto riserbo.