CIVITAVECCHIA - "Dobbiamo iniziare a parlare subito del futuro sostenibile, ponendolo al centro del dibattito politico anche in vista delle elezioni regionali". Ne è convinto il presidente dell'assemblea dei sindaci dell'Osservatorio Ambientale Pietro Tidei, dopo la visita dei rappresentanti del consorzio alla centrale Enel di Torrevaldaliga nord.

"Cominciamo da un piano che chieda proprio ad Enel di indicare gli investimenti realizzabili, in origine i famosi 300 milioni inseriti in Convenzione, in termini di sostenibilità in relazione alla situazione socio-ambientale dei comuni del territorio - ha ribadito Tidei - si parla tanto di energie rinnovabili e di logistica? Bene vediamo in concreto cosa vuol dire. Sul piano della logistica, intanto, qualcosa già si muove ripensando al futuro dell’area di centrale e delle terre che la circondano, compresa la riallocazione del bosco Enel più vicino al centro abitato. Sono scelte decisive, troppo importanti che impongono trasparenza e non possono essere appannaggio dell’ultimo che passa nella stanza dei bottoni, ma devono essere quindi accompagnate da un dibattito aperto e condiviso".

Come confermato poi dal componente del Cda dell'Osservatorio Fabio Angeloni la stessa Enel, nel corso della visita, avrebbe confermato che Tvn ha ancora tre anni di vita, e che il 2025 sarà l'ultimo anno di esercizio. "Abbiamo constatato che la crisi internazionale ha effettivamente interrotto il trend discendente che sembrava ineludibile e che nel 2022 l’energia prodotta, e di conseguenza l’inquinamento, sono tornati ai livelli del 2020. Negli ultimi mesi i tre gruppi hanno funzionato insieme un giorno su cinque –prosegue Fabio Angeloni – mentre negli altri quattro giorni hanno lavorato solo uno o due gruppi. Stando alle dichiarazioni i piani non sono cambiati, ovvero stop al carbone dal 2025 come previsto, tra l’altro, dall’ AIA avendo Enel abbracciato senza riserve il Piano Europeo REPowerEU che ha la stessa scadenza. L’Osservatorio sta chiedendo di aumentare il raggio di azione del monitoraggio. Sono i numeri del Bilancio ufficiale di Sostenibilità dell’Ente quelli che ci interessa monitorare anno su anno – precisa - ovvero quelli dell’impatto su aria, mare, acqua potabile e suolo, ma anche del valore creato per le comunità del comprensorio e i livelli di trasparenza della governance, inclusi ad esempio turn-over e presenza femminile che in Centrale non va oltre il 10 per cento, una quota marginale e profondamente anacronistica. Nel frattempo la qualità dell’aria è rientrata nella normalità. Il picco massimo delle polveri sottili, dovuto il larghissima parte alle polveri sahariane, registrato la scorsa settimana ha provocato lo sforamento generalizzato dei limiti di legge che l’Osservatorio aveva annunciato in anticipo e segnalato a tutti i Sindaci".

Ed è il presidente dei sindaci Pietro Tidei a richiamare anche il porto, "perché le navi continuano ad inquinare ma con l’Autorità di sistema finora non c’è stato modo di trovare la auspicata collaborazione verso le sei comunità rappresentate dall’Osservatorio. Soprattutto - ha concluso  - se dobbiamo iniziare a parlare di futuro e perché no di logistica, ma in termini di investimenti e sostenibilità, l’Authority non può non accettare un confronto vero e trasparente".