C’è un appuntamento da non fallire per il Civitavecchia nel campionato di Eccellenza. I nerazzurri di scena per la seconda volta consecutiva al Tamagnini, con la gara contro l’Unipomezia, un nome che, per gli appassionati di calcio laziale, è garanzia di squadra temibile e difficilmente battibile. L’incontro prenderà il via alle 14.30 e non alle 15.30, che era l’orario solito delle sfide casalinghe dei nerazzurri fino a questo momento. L’anticipo si è reso necessario per il cambio dell’ora, in quanto è entrata in vigore quella solare e così, come avviene ogni anno in questo periodo, le gare pomeridiane vengono anticipate per poter giocare con la luce del giorno. Sarà così per i mesi di novembre, dicembre e gennaio, mentre a febbraio ci sarà uno slittamento di 30 minuti e si comincerà alle 15. Dopo il mezzo passo falso casalingo di Coppa contro la Favl Cimini, la squadra guidata da Alessio Bifini va a caccia di un successo e vuole farlo in uno scontro diretto per i piani superiori del girone A. Per quanto riguarda la formazione, tornerà a disposizione capitan Ruggiero, assente mercoledì scorso in Coppa Italia, ma non saranno a disposizione Mancini e Pisanello, con quest’ultimo che a meno di imprevedibili situazioni dovrebbe aver già chiuso la stagione, e in dubbio c'è anche Fatarella. Infatti il difensore centrale classe ’99 ha rimediato un infortunio fortuito contro la Favl Cimini, con un graffio nella zona dell’occhio che lo ha costretto alla sostituzione ed ad accertamenti di rito. Particolarmente sfortunato Fatarella, che anche nella scorsa stagione aveva dovuto fare i conti con un problema alla vista, indipendente da quello attuale.


«Quella contro l’Unipomezia è la classica sfida che vale sei punti - afferma Giovanni Sarracino - sarà una gara veramente importante, anzi, importantissima. Conosciamo il valore dei nostri avversari. Sappiamo che sono determinati e forti, ma noi lo siamo altrettanto. Spero che venga fuori una sfida che dia spettacolo e che faccia divertire il pubblico che accorrerà al Tamagnini». L’Unipomezia è una squadra pericolosa, vogliosa di rifarsi dopo la retrocessione dalla serie D. Basta scorrere il curriculum dei vari giocatori in forza al club pometino. Sono davvero tanti quelli che hanno vissuto quasi tutta la carriera in serie C, con centinaia di presenze in questa categoria, anche con esperienze alle finali playoff per andare in serie B. Ed anche il tecnico Raffaele Scudieri, è un nome top per la categoria. Basti ricordare, ad esempio, che allenò la Sff Atletico, la squadra che qualche anno fa ha distrutto tantissimi record nel campionato di Eccellenza. Ma quella meravigliosa squadra, incredibilmente, in quella stagione, persa entrambe le partite disputate a Civitavecchia, sia contro i nerazzurri che con la Compagnia Portuale, nella sua stagione vissuta in Eccellenza. Quindi la speranza è che questo tipo di situazione si possa ripetere anche questa volta, ma non sarà semplice, anche se la partenza stagionale dell’Unipomezia è stata sicuramente non soddisfacente. C’è stata anche la cocen
te sconfitta nel derby contro l’Indomita. «La partita di mercoledì scorso è stata veramente dura - riprende il portiere under Giovanni Sarracino - abbiamo dato l’anima tutti quanti, dal primo all’ultimo. Il match contro la Favl Cimini ha messo in evidenza la nostra essenza, ovvero che la nostra del gruppo è fondamentale per il nostro percorso, al di là delle caratteristiche dei singoli, che sappiamo che sono di una categoria superiore. Ma ciò che ci contraddistingue tanto è la forza del gruppo, che anche nei momenti difficili sarà prendersi per mano e sa come uscire, tutti insieme, dalle difficoltà. Posso dire che questo fattore non ce l’hanno tutte le squadre ed è veramente buona per la nostra causa». Giovanni Sarracino è un ragazzo che sta vivendo un’esperienza particolare. Classe 2004, è stato visionato dal direttore sportivo Daniel D’Aponte, che l’ha voluto al Civitavecchia per poter consegnare ai nerazzurri un portiere che dia tranquillità alla retroguardia, nonostante il suo status di under anagraficamente inesperto. Fino ad ora Sarracino ha dato sfoggio del suo talento, non si ricordano particolari sbavature clamorose fino ad ora, segno che la sua avventura in città è iniziata senza un estenuante periodo di ambientamento. «Civitavecchia è una città veramente bella - conclude Giovanni Sarracino, originario di Giugliano in Campania ed alla prima esperienza nel Lazio - dal primo giorno che sono arrivato qui tutti i civitavecchiesi si sono dimostrati disponibili e caloroso. Mi sto trovando veramente bene. Per quanto riguarda il lato calcistico, in ogni allenamento ed in ogni partita sto dando il 100%. Voglio crescere sia dal punto di vista personale che nel comparto tecnico. Inoltre voglio farlo assieme a tutto il gruppo. Il miglioramento di un giocatore dipende in primis dallo staff, della società e soprattutto della squadra».


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