Veronica Olivi

Il genio di Michelangelo e Sebastiano del Piombo si incontrano nella città dei Papi. Dal 30 ottobre al 15 gennaio il Museo dei Portici di Viterbo ospiterà la mostra dal titolo “Michelangelo e la Cappella Sistina. I disegni della Fondazione Casa Buonarroti in dialogo con Sebastiano del Piombo”, un’iniziativa nata dall’idea dell’assessore alla bellezza Vittorio Sgarbi che vede la collaborazione tra il Comune di Viterbo, l'associazione MetaMorfosi e la Fondazione Casa Buonarroti di Firenze. Hanno preso parte alla conferenza stampa di presentazione ieri a Palazzo Madama il senatore Maurizio Gasparri, la sindaca di Viterbo Chiara Frontini, il presidente dell’associazione MetaMorfosi Pietro Folena e l’assessore Vittorio Sgarbi.

Il Museo viterbese, dove si trovano già due importanti opere attribuite a Del Piombo, La Pietà e La Flagellazione di Cristo, a partire da domenica esporrà i disegni che consentiranno di ripercorrere il complesso processo creativo del genio fiorentino, chiamato a realizzare le decorazioni della Cappella Sistina in due momenti diversi: la prima volta tra il 1508 e il 1512 e, successivamente, tra il 1535 e il 1541 con la realizzazione del celebre Giudizio Finale.Il legame tra Michelangelo e Sebastiano Del Piombo affonda le proprie radici nel periodo compreso tra il 1512 e il 1516: un rapporto da intendere più come «un particolarissimo legame di amicizia di stima e di collaborazione che a Viterbo trova la sua consacrazione», come affermato da Folena.

«L’obiettivo della mostra è quello di creare un dialogo tra i disegni per la Cappella Sistina e le due opere conservate nella città dei Papi, a cui Michelangelo ha collaborato. – ha poi aggiunto il presidente di MetaMorfosi – Un ‘piccolo miracolo’ compiuto dall’amministrazione comunale viterbese a pochissime settimane dal suo insediamento, che si allinea con la nostra idea di investire nelle province: nel mondo di oggi non esistono più centro e periferie, ma tutti i luoghi sono ‘centro’ e hanno una forza culturale globale».

La sindaca Frontini ha spiegato l’apertura dell’esposizione consentirà di «rendere tangibile ciò che avevamo intuito alle comunali con la scelta di allearci con Vittorio Sgarbi. Una ‘strana coppia’, una delle più ‘chiaccherate’, ma che oggi ci dà questo risultato. La città sostiene e crede fermamente nella politica culturale – ha proseguito – e nell’idea di mettere Viterbo al centro, farla uscire dai suoi confini amministrativi per guardare fuori e, al contempo, essere guardata da fuori, nell’ottica dello sviluppo e crescita territoriale».

La mostra verrà inaugurata ufficialmente domenica 30 ottobre alle 12.30 al Museo dei Portici.