Vederci chiaro sulle procedure urbanistiche che hanno portato alla realizzazione del “Padel Village” sorto al posto dell’ex campo dell’ex campo del Gedila e nato per riqualificare quella che oramai era diventata una zona abbandonata per anni.


Sarebbe questo l’obiettivo che ha spinto ieri mattina i carabinieri, su mandato del sostituto procuratore Marina Mannu, a recarsi presso gli uffici del settore VI, Edilizia e Urbanistica, Patrimonio e Demanio del Comune di Civitavecchia.


A far scattare le indagini, a quanto pare, ci sarebbe un esposto presentato da un “Comitato Centro Civico di Quartiere” di cui però non si conoscerebbero referenti e data di costituzione; esposto che risulterebbe essere piuttosto dettagliato e che porrebbe una serie di dubbi e quesiti proprio sulle procedure e sull’iter che ha portato alla realizzazione del “Padel Village”, dalle richieste iniziali alle autorizzazioni definitive, da certificati e documenti necessari per dare vita all’iniziativa.


E così i militari dell’Arma avrebbero acquisito la documentazione alla base della realizzazione dei campi su via Achille Montanucci. Tra gli aspetti su cui gli inquirenti vogliono fare chiarezza ci sarebbe il mancato passaggio in consilio comunale, con l’allora dirigente del servizio del Pincio che avrebbe datto ricorso per ben quattro volte alla Scia (segnalazione certificata di inizio attività). L’intenzione della magistratura e dei militari è quindi quella di verificare se le varianti al permesso di costruire non abbiano inciso sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, non abbiano modificato la destinazione d’uso e la categoria edilizia e che non abbiano alterato in maniera significativa lo stato dei luoghi.


Tutti aspetti documentali su cui verrà posta l’attenzione degli inquirenti per verificare o meno eventuali anomalie.


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