CERVETERI - «Il principe Ruspoli era il principe della legalità e della trasparenza». A ricordare il decano dell'aristocrazia pontificia è il consigliere Salvatore Orsomando. «Ho vissuto il principe sin da bambino dato che sono nato a quattro passi dal palazzo e quindi il mio luogo di gioco era "la piazzetta"». E proprio a quegli anni della sua infanzia Orsomando ricorda quando il principe Ruspoli, vedendo quei bambini giocare, decise di raggiungerli per raccontare loro delle storie. «Un principe, una persona che sembrava così schiva, è venuto in mezzo a noi». Un segno della «sua bontà» per Orsomando che con il principe negli anni a seguire ha instaurato un rapporto di amicizia. «Continuerò ad essere suo amico», ha aggiunto ancora Orsomando. «Credo di essere stato il primo a frequentarlo nel lontano 1975», ha aggiunto il consigliere Lamberto Ramazzotti. «Era una persona di livello culturale non indifferente, una persona piena di valore, con una visione del mondo - magari anche diversa dalla mia - un punto fermo era la legalità, su questo non derogava. Di lui - ha proseguito ancora Ramazzotti - porterò un grande ricordo, una profonda simpatia». E il consigliere comunale etrusco ricorda anche le telefonate del principe nel cuore della notte: «A volte mi chiamava e mi chiedeva "Lamberto è vero che uscita una legge ....?». Una «persona curiosa»

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