La telenovela dello stadio Enrico Galli, scatenata dopo la chiusura della tribuna Cordelli per motivi legati all'assenza dei permessi per il pubblico spettacolo, non trova fine. Tra amministrazione e club cerite, si spera, che tra domani e fine settimana si trovi un punto di incontro per effettuare i lavori che serviranno per ottenere l'ok della Prefettura. Per ora, a data da definire, tifosi e genitori non potranno assistere alle gare della prima squadra, nè a quelle dei bambini. Il che potrebbe avere delle forti ripercussioni, a causa delle forti lamentele delle famiglie. Il caso ha lasciato spiazzati un po' tutti, amareggiati dall'evolversi della situazione. «È spiacevole - ha detto il leader dell'opposizione Gianni Moscherini - per i tifosi, famiglie e sportivi, mentre trovo imbarazzante la posizione dell'amministrazione che deve assumersi tutte le responsabilità. Se oggi lo stadio versa nelle condizioni in cui si trova, è solo per colpa delle istituzioni che in questi 10 anni che hanno governato sapendo che saremmo arrivati al punto nel quale ci troviamo. Il concessionario dello stadio ha più volte spinto l'amministrazione ad accogliere il suo progetto di ampliamento, per il bene della collettività. Loro hanno risposto picche, infischiandosene. Allora mi chiedo - ha concluso Moscherini - come mai non hanno mai rivolto attenzione al fatto che sarebbero potuti arrivare alla chiusura degli spalti, dal momento che loro stessi conoscevano alla lettera la convezione stipulata con il gestore».


©RIPRODUZIONE RISERVATA