Inaugurato un nuovo impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani nel Polo di Cavaglià, in provincia di Biella, un esempio concreto di innovazione al servizio dell’economia circolare. Realizzata da A2A Ambiente, società del Gruppo A2A, l’infrastruttura, con 60mila tonnellate all’anno di capacità di trattamento autorizzata, permetterà di produrre biometano e compost attraverso il recupero e il trattamento dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata dell’umido e del verde, ovvero gli sfalci e le potature che si ottengono dopo la manutenzione di parchi e giardini.

Dall’attività dell’impianto integrato, digestione anaerobica e compostaggio, sarà possibile ottenere ogni anno 5 milioni di metri cubi di biometano e 12mila tonnellate di compost certificato da riutilizzare in agricoltura. Grazie a questo moderno processo di trattamento dei rifiuti, si può soddisfare l’equivalente del consumo annuo di circa 150 mezzi di trasporto, bus o grossi compattatori. L’utilizzo del biometano in alternativa al gas naturale permette inoltre di azzerare le emissioni di CO2 non biogenica e ridurre la dipendenza da combustibili fossili. L’impegno di A2A è anche quello di massimizzare l’impiego di risorse locali ed imprese del territorio, prevedendo l’assunzione di 13 lavoratori, a cui si aggiungeranno le risorse connesse all’indotto per le attività di manutenzione specialistiche e i servizi collegati.

"Tante volte si sottovaluta l'importanza di chiudere il cerchio, e nel nostro caso chiudere il cerchio significa produrre biometano. Abbiamo realizzato uno studio a livello nazionale: dagli scarti potremmo arrivare a produrre il 20% di quanto importiamo dall'estero, ovvero quasi 5 miliardi di metri cubi di biometano - rimarca il presidente di A2A Marco Patuano - Abbiamo fatto un importante investimento, reso possibile dal dialogo con la comunità: oggi questo è la dimostrazione concreta che le cose in Italia si possono e si devono fare".

Patuano ha presentato anche la quarta edizione del Bilancio di Sostenibilità Territoriale del Piemonte, che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali del Gruppo sul territorio piemontese nel 2021, nonché i suoi piani di attività per la transizione ecologica dei prossimi anni.

I numeri: un valore economico distribuito sul territorio nel 2021 pari a 111 milioni di euro; 43 milioni di euro investiti in infrastrutture e manutenzione impianti (più che triplicati rispetto al 2020); 220 fornitori locali attivati (+12% rispetto al 2020), di cui il 45,5% micro o piccole imprese, per un importo degli ordini pari a 92,8 milioni di euro; 126mila tonnellate di CO2 evitate grazie alle tecnologie di produzione.

“Il Bilancio di Sostenibilità costituisce la sintesi degli sforzi e dei risultati ottenuti da A2A in Piemonte e allo stesso tempo indica gli impegni concreti che intendiamo assumere nei confronti delle comunità locali. Nel 2021 il Gruppo ha continuato a generare valore condiviso e ha triplicato gli investimenti sul territorio, mantenendo il suo impegno nel recupero
di materia, nella produzione e vendita di energia verde e nella riduzione delle emissioni - rimarca Patuano - Grazie alla valorizzazione delle proprie risorse, il Piemonte può fornire un contributo importante alla crescita di autonomia energetica di cui il Paese ha bisogno e che si può ottenere attraverso un progetto sistemico coordinato. Un obiettivo importante che richiede anche un cambio di paradigma in cui diventa fondamentale la collaborazione e il dialogo aperto e trasparente tra istituzioni, cittadini e imprese”.