Annamaria Lupi

«Diecimila euro, obiettivo raggiunto». E' palese la soddisfazione di Paolo Bracaglia, organizzatore della Cena della Bontà, per il risultato ottenuto dall'iniziativa lo scorso sabato.

«Era il mio obiettivo - confessa - sin da quando è iniziata l'avventura della Cena della Bontà. E in questa edizione la serie di sinergie in campo ci ha consentito di raggiungere l'importante cifra di 10mila euro».

Cifra che campeggia sull'assegno consegnato ieri a suor Maria Florian nella sala consiliare di Palazzo dei Priori, alla presenza della sindaca Chiara Frontini, dell'assessore ai Servizi sociali Patrizia Notaristefano, di don Luca Scuderi della parrocchia della Sacra Famiglia.

«Questa sala non è solo il luogo dove annunciare e promuovere le iniziative ma anche la sede per raccontare di come si concludono. I viterbesi hanno donato una cifra importante, confermando il loro grande cuore nei confronti delle fragilità sociali» ha affermato la prima cittadina. Per don Luca «la Cena è stata anche l'occasione per far conoscere l'operato delle suore e la Casa famiglia».

Suor Maria Florian, insieme alle sue consorelle della Sacra Famiglia, gestisce da anni la Casa famiglia che accoglie 18 minori in difficoltà. L'appello delle suore, per far fronte a un aumento delle spese per sostenere l'operatività della struttura, è stato raccolto da Paolo Bracaglia. Il coordinatore della Cena quest'anno, per incrementare il ricavato da devolvere alla Casa famiglia, oltre ad ingolosire con menù a base di cinghiale si era inventato anche un'asta. All'incanto, tra i diversi oggetti, anche le maglie di sportivi e calciatori importanti come Leonardo Bonucci.

Ricevendo l'assegno, suor Maria Florian ha dichiarato: «Un dono importante ma la cosa più bella è stata sentire il calore della città, con un livello di generosità mai riscontrata altrove». Diecimila euro il ricavato della Cena ma Bracaglia ha fornito anche altri numeri della serata: 130 chili di cinghiale, 40 di pappardelle, 30 di fagioli, 1200 fette di salumi, 600 bignè e altrettanti bomboloni, stessa cifra per le mozzarelle consumate. Insomma, un menù pantagruelico e gustoso per i tanti viterbesi che hanno partecipato. A conclusione dell'incontro, l'assessora Notaristefano ha sottolineato «la generosità dei viterbesi. Un risultato, quello ottenuto, che è di grande valore umano oltre che economico».