LADISPOLI - «L’aria qui è di nuovo irrespirabile», segnala la signora Adele. L’incubo dei roghi tossici notturni si materializza ancora a Ladispoli e gli abitanti del quartiere Miami tornano nuovamente a segnalare un fenomeno che sembrava essere ormai solo un lontano ricordo. Purtroppo è da giorni che va avanti così», è la segnalazione di Alessandra. In passato erano già intervenute le forze dell’ordine scovando dei piromani che nelle campagne avevano bruciato rifiuti, tra cui soprattutto plastica, e per questo erano stati denunciati penalmente. Quell’inconfondibile odore acre, nella zona residenziale del Miami, è stato avvertito per tre giorni consecutivi da numerosi cittadini che tornano di fatto a protestare. «Pensate che la procura di Civitavecchia pochi giorni fa – racconta Angelo Sarno del comitato Miami - mi ha risposto inviandomi una raccomandata con cui mi avvisano di aver disposto l'archiviazione della mia denuncia presentata qualche anno fa proprio per questa causa. Intanto i brutti malanni però aumentano». Delle attività investigative erano state condotte in passato contro i reati ambientali e per tutelare la salute pubblica. Gli stessi cittadini avevano persino invocato l’intervento dell’Arpa Lazio che con apposite apparecchiature avrebbe potuto certificare la qualità dell’aria. Gli incivili agivano sempre nelle ore notturne per non destare sospetti non solo al Miami ma anche nelle campagne di Olmetto, Boietto e Monteroni e in alcune zone delle frazioni cerveterane di Cerenova e Campo di Mare. Tra le sterpaglie plastica, legno e altri tipi di materiale che andrebbero di certo smaltiti diversamente. Qualcuno aveva proposto persino di utilizzare dei droni in dotazione della Polizia Municipale, solo che i vigili urbani alle 20 terminano il servizio.


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