CERVETERI - I posti a disposizione dei defunti ormai si contano sulla punta delle dita e così il Comune è intenzionato a correre ai ripari con un provvedimento urgente, anche se in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Ciò che conta è che attraverso dei fondi, il Granarone si attiverà per ricavare di ulteriori spazi all’interno del cimitero nuovo di via dei Vignali. Lo anticipa Matteo Luchetti, assessore riconfermato ai Lavori Pubblici. «Quello che possiamo dire – afferma Matteo Luchetti, assessore etrusco ai Lavori pubblici – è che formalizzeremo ufficialmente un incarico ad un tecnico che dovrà redigere il progetto per l’ampliamento del camposanto di via dei Vignali. Secondo uno studio dovremmo avere a disposizione almeno 300 loculi in più rispetto alla situazione esistente. Parallelamente come Giunta abbiamo in programmazione una cifra per la manutenzione straordinaria degli altri cimiteri, compresi quelli delle frazioni Sasso e Ceri». Si potrebbe quasi azzardare che a Cerveteri è vietato morire. Già tempo fa il Comune ci aveva messo una toppa procedendo con un centinaio di esumazioni, iter messo nero su bianco con un’ordinanza. Alle famiglie dei cari estinti, proprio per la mancanza di posti, non resta che optare per la cremazione per non seppellirli nei camposanto di altre città o proprio al Sasso, molto distante però dal centro urbano soprattutto per le persone anziane che dovrebbero raggiungerlo con l’autobus. Un bel guaio considerato anche che stenta a decollare il progetto del quinto cimitero.


La questione Sasso
Giorni fa gli abitanti avevano segnalato uno stato di abbandono senza precedenti dello stato della pavimentazione. Uno scenario di degrado denunciato già dai consiglieri di opposizione Gianluca Paolacci e Salvatore Orsomando. Il cedimento del suolo, infatti, potrebbe provocare lo scivolamento delle bare sepolte specialmente con l’arrivo delle piogge. Quindi è una corsa contro il tempo.


Da risolvere anche le croniche infiltrazioni d’acqua nei fornetti a Ceri. Un incubo ogni volta che piove. Tornando alla mancanza di loculi, Cerveteri continua a soffrire per il fallimento del progetto relativo al quinto cimitero. Più di un anno fa il bando non andò in porto per via di alcune anomalie nella procedura burocratica. Ad aprile 2019 il Comune procedette con le estumulazioni di 40 salme sepolte tra il 1934 e il 1950 in tombe abbandonate. A settembre del 2016 e fino all’anno successivo fu il cimitero ladispolano a mettere a disposizione 50 loculi.


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