MONTALTO DI CASTRO - Non mandiamo al macero le olive. E’ l’appello di Stefano Sebastiani, segretario regionale Orizzonti che invita l’amministrazione comunale di Montalto di Castro a prendersi cura dell’albero di ulivo di piazza del Borgo vecchio. «L'albero d'ulivo - afferma Sebastiani - fu un dono che Atena, in disputa con Poseidone diede agli abitanti di una città affinché le dessero il suo nome. Ad Atene, gli ulivi erano considerati sacri e chiunque gli arrecava danno era condannato a morte. Qualcosa di mitologico devono avere anche le piante d’ulivo comunali, come quelle in piazza del Borgo Vecchio e nel comprensorio scolastico, così cariche di olive da far invidia agli agricoltori più bravi. Purtroppo l’ultima volta che quelle olive furono colte, se così si può dire, andò in scena un vero e proprio scempio: la ditta incaricata potò le piante e i rami carichi di olive furono triturati. Questo fatto fu ripreso nelle foto e nei video dei numerosi cittadini atterriti da tanto spreco. Sia ben chiaro che non stiamo attaccando la ditta che fece questi lavori, ma riteniamo che sia un modo di fare sbagliato». «Come Orizzonte, invitiamo l'attuale amministrazione a far sì che una tale procedura non si verifichi nuovamente, anche considerando il periodo di austerità che stiamo vivendo da qualche mese e che non sembra abbia intenzione di cessare». «La proposta che ci sentiamo di fare - aggiunge - è quella di fare un sondaggio tra le ditte del verde, che abbiano i requisiti giusti, e vedere se fossero interessate alla raccolta come prestazione gratuita. Le olive raccolte potrebbero quindi essere vendute ad un frantoio e il quantitativo di olio corrispondente usato nelle mense scolastiche. Durante la raccolta potrebbero assistere le classi delle scuole primarie per una lezione didattica su campo . Questa proposta riprende un’iniziativa già avvenuta una decina di anni fa e a seguito di colloqui personali con alcuni addetti al verde. Crediamo, inoltre, che dovrebbe diventare un evento culturale fisso, considerando che l'olivo è uno dei tanti prodotti dell’economia del nostro Comune».