CERVETERI - La lotta di mesi e mesi contro l’obbligo di green pass e di vaccinazione anti covid, la lotta alle chiusure, ai lockdown e da ultimo alla guerra in Ucraina e ai rincari energetici. La “ribellione” popolare contro il governo Draghi avrebbe fatto ben sperare al movimento politico guidato da Gianluigi Paragone, Italexit, di raggiungere almeno la soglia del 3%, quel tanto che bastava per poter entrare in Parlamento. Ma così non è stato. «Dobbiamo sempre ricordare che ogni nuovo progetto, piccolo o grande che sia, ha bisogno di tempo e fatica», ha commentato Alessio Catoni, candidato con Italexit che ringrazia quanti hanno riposto fiducia in lui e nel movimento politico e che all’indomani della sconfitta analizza la situazione. «Il nostro movimento è riuscito a raggiungere il 2% nazionale e questo per noi è motivo di grande orgoglio, non possiamo dimenticare che le elezioni sono state indette in pieno agosto, abbiamo avuto la necessità di raccogliere migliaia di firme a 40 gradi e sotto ferragosto, senza fondi e con una visibilità mediatica molto ridotta. Insomma abbiamo fatto tutto il possibile e anche di più. Se analizziamo attentamente il voto nel nostro territorio emerge un dato molto incoraggiante. A Cerveteri siamo vicinissimi alla soglia del 3%, infatti con 512 preferenze ci attestiamo al 2,84%; a Ladispoli non ci allontaniamo più di tanto, con 457 voti ci attestiamo al 2,71%, molto al di sopra della media nazionale!». Per Catoni, «da questa esperienza si sono gettate le basi per un percorso politico di grande spessore. Le sfide saranno tante. In inverno saremo chiamati ancora alle urne per eleggere il nuovo governatore della Regione Lazio, un’ altra impresa ci attende. Nulla è perso anzi, come ha riportato un messaggio del nostro Segretario nazionale Gianluigi Paragone, è ora di serrare i ranghi, fare quadrato e proseguire la battaglia in modalità extraparlamentare, perché è vero che possiamo combattere anche dall’esterno». E l’analisi arriva anche dal Partito Democratico, che anche a Cerveteri e Ladispoli si è attestata al 20%. «Per vincere le elezioni è necessario lavorare sulle alleanze, il Partito Democratico deve essere la guida di uno schieramento riformista, capace di includere più anime del così detto campo largo. Ripartiamo da cosa ci unisce e non da cosa ci divide. Abbiamo visto che "uniti" si può vincere». A ringraziare gli elettori che hanno scelto di votarla è la candidata dem, Linda Ferretti: «Ringrazio i 42.967 elettori della Provincia di Roma e della Provincia di Viterbo che mi hanno sostenuta. Grazie al Partito Democratico ed alla coalizione di centro sinistra che mi hanno permesso di vivere questa importante esperienza. L'impegno sul territorio continua».


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