Faccia a faccia tra gli inquilini delle case popolari di via XVI Settembre, fuori dalle loro case da oltre tre anni e mezzo e il presidente dell’Ater Antonio Passerelli. Un incontro atteso quello di ieri, dopo le polemiche degli ultimi mesi legate ad alcune posizioni assunte proprio dall’Ater nonostante i gravi disagi vissuti dai cittadini che nel giro di pochi giorni si sono ritrovati senza casa, ospitati in alloggi temporanei privi delle proprie cose e dei propri mobili. Vite stravolte, effetti devastanti sulle persone che sono stati ampiamente illustrati nel corso dell’incontro con Passerelli, al quale hanno partecipato il sindaco Tedesco, i consiglieri comunali Piendibene, Boschini, Marino, D’Antò e Scilipoti. Gli ex inquilini di via XVI Settembre hanno esposto un quadro drammatico di quella che è stata una vera e propria deportazione dal centro abitato verso i quartieri periferici della città con difficoltà a volte insormontabili per anziani privi della patente che hanno perso tutti i punti di riferimento della loro vita. L’Ater invece ripercorso le complesse vicende degli ultimi tre anni e mezzo e gli errori probabilmente commessi da più parti e quindi le motivazioni che hanno portato ad escludere la ristrutturazione e procedere necessariamente alla demolizione. Nel corso della riunione il presidente Passerelli si è impegnato ad attivare uno sportello Ater per risolvere tutte le problematiche esposte dagli ex inquilini, a trovare soluzioni abitative adeguate rivolgendosi anche al libero mercato, a iniziare i lavori di demolizione e ricostruzione appena il Comune darà il via libera, a garantire economicamente tutti i danni eventualmente subiti dai mobili che si trovano in un magazzino di Pomezia e a terminare i lavori in 18 mesi. Il Comune si è invece impegnato a vigilare su quanto promesso.