Alzi la mano chi si sarebbe aspettato un avvio di campionato così bello, così emozionante. È un Cerveteri che è partito a razzo, tre gare con sette punti, con il dubbio della ripetizione della prima gara, ad Anzio, ancora in bilico. Nonostante ciò, i verdazzurri hanno espugnano due campi pesanti e difficili : Anzio e Civitavecchia. Il patron Fabio Iurato, molto soddisfatto, non aveva dubbi sulle competenze del tecnico e la squadra.


«Quello della passata stagione è un torneo che ci ha aiutato molto, soprattutto a capire che soffrire è sinonimo di coraggio. Non ne abbiamo tanto, è quanto serve per vincere in campo. Testa e cuore, senza le quali non vai lontano - racconta Iurato (
nella foto
)- . Le esperienze ti formano, e come lo scorso anno, salvarti e rialzarti da uno stato comatoso, è segno che abbiamo la mentalità per vincere. Ecco, di questa squadra noto tutto questo. Prima il cuore, poi tutto il resto. È un Cerveteri che può disputare un buon campionato, ci sono tutti gli elementi per poterci divertire. Sappiamo - continua - che dobbiamo pedalare, allenarci e lavorare bene. Vogliamo salvarci, prima di tutto. E poi mi auguro di vedere più persona allo stadio. Noto lontananza, una freddezza che non appartiene a questa città. Mi auguro che già da domenica ci siano più persone, i ragazzi hanno bisogno della spinta dei tifosi».


Prossimo impegno con il Campus Eur , con l'obiettivo di mettere punti in cascina.


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