ANNA MARIA STEFANINI

VITERBO - "La santità non consiste nella grandezza e straordinarietà delle opere, quella santità non è da tutti, ma bensì nel fare tutte le nostre azioni ordinarie, anche minime, allo scopo unico di piacere a Gesù".
Queste le parole che la beata Cecilia Eusepi era solita ripetere.
Il che è precisamente quanto lei ha cercato di fare.

Cecilia Eusepi nasce il 17 febbraio 1910 a Monte Romano, in provincia di Viterbo, undicesima figlia di una coppia di contadini. Rimane orfana di padre a soli due mesi e mezzo.
Con la mamma si trasferisce a Nepi nella tenuta dei duchi Lante della Rovere di cui è fattore uno zio e che prende così a cuore l’istruzione della nipote da metterla a studiare dalle suore cistercensi.

Per lei, intelligente e incline alla vita di chiesa e al bene, è una provvidenza.

È particolarmente attratta da Teresa di Lisieux e dalla sua strada del bene e della bontà, “piccola” ma grande, per arrivare alla santità.

Ad appena 12 anni chiede di entrare nel Terz’Ordine dei Serviti e, contemporaneamente, aderisce all’Azione Cattolica, affascinata dagli ideali di “Eucaristia, purezza e apostolato” che questa propone.

In questo asilo di preghiera, semplicità, povertà e mitezza, la piccola Cecilia cresce, alla scuola di santità delle umili monache di Nepi, portando serenità e, nel suo cuore, il grande desiderio di essere la sposa di Gesù.

Nonostante la giovane età e la salute fragile, come Santa Rosa da Viterbo, impegnandosi nel diffondere la voce di Gesù, si distingue nel bene.

Il Vescovo le permette di entrare, non ancora quattordicenne, come postulante tra le Suore Mantellate Serve di Maria. Dopo neanche tre anni è la malattia, precisamente la tubercolosi intestinale, a sabotare tutti i suoi sogni.

All' inizio del mese di settembre 1928, la malattia la inchioda nel letto, soffre terribilmente, eppure continua a ripetere: “È bello darsi a Gesù che si è dato tutto a noi”. “Adesso, ho dato proprio tutto a Gesù!, le sentono sussurrare un giorno, in cui i suoi occhi si chiudono per sempre mentre sta per spuntare l’alba.

Cecilia Eusepi  muore dunque a Nepi il 1º ottobre 1928 ed è stata dichiarata Venerabile il 1º giugno 1987 da Papa Giovanni Paolo II e Beata dal Cardinale Angelo Amato il 17 giugno 2012 a Nepi.
Sua nipote Anna, titolare di un bar a Monte Romano, narra i miracoli compiuti dalla Beata Cecilia, che saranno valutati affinchè diventi Santa. Lo è già nel cuore di chi conosce le sue opere, la ama e la venera.