LADISPOLI – Sorvegliato e riqualificato. Il bosco di Palo Laziale sempre più tutelato per evitare le scorribande dei teppisti e scongiurare nuovi ingressi tra i senza fissa dimora che anche il mese scorso avevano provato a piazzare delle tende per accamparsi e alla fine sono stati allontanati dalla Polizia locale. «La continua manutenzione e la sorveglianza stanno avendo effetti veramente positivi sul Bosco di Palo, – dichiara Filippo Moretti, consigliere comunale e delegato alle Aree protette - solo pochi anni fa, abbiamo trovato chiuso al pubblico questo parco meraviglioso. Per evitare rischi, visto il pericolo di crollo di alcuni alberi malati, si era preferito chiuderlo piuttosto che intervenire». Secondo la Giunta comunale le cose sono cambiate.

«Non c’era da scegliere – prosegue Moretti – per mettere in sicurezza l’area e riaprirla alla città, le piante malate e pericolanti andavano abbattute e così abbiamo fatto, dopo aver eseguito uno studio specifico ed avere ottenuto l’autorizzazione regionale. Gradualmente poi, anche in collaborazione con le scuole, con l’Arsial, con l’associazione Verde Speranza di Roberto Piscedda, abbiamo provveduto a piantare nuovi lecci e querce in quelle zone dove le piante erano rarefatte. Sono state ripristinate tutte le recinzioni ed è stato istituito un servizio di sorveglianza, in collaborazione con l’Unpee di Andrea Veltrini, che oggi garantisce sicurezza ed impedisce che si verifichino atti vandalici». La macchia mediterranea tra l’altro riceverà dei fondi sovrastatale essendo inserita in un importante progetto europeo Life attraverso il quale si sta cercando di recuperare, con imponenti nuove piantumazioni ed irrigazioni mirate, anche tutta la restante parte del bosco che ricade nell’area privata. «Insomma – conclude il delegato Filippo Moretti - da cinque anni a questa parte il lavoro svolto ha riportato a nuova vita un luogo tanto amato e frequentato dai ladispolani, dove troverete chi si allena, chi porta a spasso il proprio cane, chi cerca frescura, chi dipinge, chi ci aiuta a tenerlo in ordine e pulito». Non meno importante il tema degli incendi. Due almeno solo in estate che avrebbero potuto creare danni irreparabili al bosco di Palo. Entrambi sono nati nell’area del vecchio campeggio, poi chiuso dalla Procura per abusivismo. Fortunatamente l’arrivo dei vigili del fuoco ha scongiurato il peggio, anche se sono state incenerite le vecchie roulotte oltre ad arredi e suppellettili.

RILANCIO PALUDE
Da un simbolo all’altro visto che dopo la maxi bonifica del monumento naturale, avvenuta anche con mezzi meccanici, in questi giorni sta avvenendo il riallagamento dei canali e l’immissione dei pesci, molti dei quali erano morti per la siccità che non ha risparmiato la riserva. «Almeno la metà degli uccelli della palude – spiega Corrado Battisti, gestore per conto di Città metropolitana – non vivrebbe qui senza i pesci. Quindi è fondamentale che ci siano e noi stiamo lavorando per questo».

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