GIOVANNI PIMPINELLI

L’estate che si sta andando a concludere è stata caratterizzata anche dagli Europei di nuoto di Roma, che hanno visto protagonista anche il PalaGalli, importante nell’organizzazione nell’evento dove l’Italia l’ha fatta praticamente da padrona. Ah… non è andata così? Dando uno sguardo, però, alle delibere di giunta ed alle determine dirigenziali, la questione sembra essere aver preso una via diversa. Lo scorso 14 luglio sull’albo pretorio del Comune è stato caricato un verbale di deliberazione, dove si parlava di un impegno di spesa di 130mila euro, da parte di Palazzo del Pincio per i lavori di restyling dello Stadio del Nuoto, proprio in previsione di Roma 2022. Tutto questo alla presenza di quasi tutta la giunta, iniziando dal sindaco Ernesto Tedesco, passando dal vicesindaco Manuel Magliani e dagli assessori Roberto D’Ottavio, Cinzia Napoli, Emanuela Di Paolo, Daniele Barbieri e Monica Picca. Unico assente l’assessore Dimitri Vitali. Ad assistere la seduta il vice segretario generale Giglio Marrani. Il voto è stato unanime e quindi passato dall’esame della giunta. Nella delibera si legge che “la Giunta comunale precisa che l’intervento di Euro 130.000 è finalizzato alla partecipazione pro quota del Comune di Civitavecchia all’accordo di collaborazione finalizzato alla realizzazione del Centro Federale di Alta specializzazione per la gestione dell’impianto natatorio cittadino”. Successivamente si rileva che “La Fin Lazio, nella persona del presidente dottor Gianpiero Mauretti, ha comunicato che l’impianto sportivo dello Stadio del Nuoto è stato inserito nel circuito delle gare del Campionato Europeo di Nuoto, che si svolgerà dall’11 al 21 agosto”. Tutto sembrerebbe andare liscio. Con alcuni piccoli particolari: che i lavori non si sono svolti e, come già detto nei giorni scorsi, gli interventi imponenti avverranno solo a dicembre, e che nessuna manifestazione riguardante gli Europei si è svolta al PalaGalli. Tra l’altro non si capisce come una delibera così importante esca fuori solo ad un mese dall’evento continentale, con una tempistica praticamente impossibile da rispettare per arrivare alla manifestazione con l’impianto pronto. Specifichiamo che quanto affermiamo non va ad inficiare sugli Europei di nuoto, che si sono svolti con successo, con tante medaglie per l’Italia e soddisfazione anche dal punto di vista organizzativo, con qualche piccola macchia riguardante solo le gare di nuoto in acque libere ad Ostia, anche se il maltempo ha avuto una valenza pesante ed ha rivoluzionato il programma. E specifichiamo anche che ad agosto al PalaGalli ci sono stati numerosi eventi: dal collegiale del Settebello, a quello della Nazionale Under 19 maschile e quello della selezione Under 16 femminile, in quello che è stato definito l’agosto azzurro. Ma si tratta di eventi legati solo alla pallanuoto che, però, non era interessata dagli Europei di Roma. Infatti nella Capitale hanno avuto luogo i campionati di nuoto, nuoto in acque libere, tuffi, tuffi dalle grandi altezze e nuoto artistico. Non la pallanuoto che, per quanto riguarda gli Europei, si organizza in maniera solitaria. Tra l’altro è una questione che in città conosciamo bene, in quanto c’è Marco Del Lungo che fa parte del Settebello e che ha ricevuto il boccone amaro del quarto posto agli Europei. I quali, però, in questo caso, si sono svolti a Spalato, in Croazia. Non a Roma. Quindi non riusciamo a capire cosa sia successo. Perché solo a nemmeno un mese dal via agli Europei ci si organizza per risistemare il PalaGalli, con un intervento importante, come quello di 130mila euro? Perché poi non è avvenuto nulla al PalaGalli? Cosa ha bloccato l’organizzazione? Tra l’altro un anno fa l’impianto di viale Lazio figurava tra gli impianti interessati dalla brochure che era uscita. All’inizio ci fu molta soddisfazione in città, ma non ci fu un seguito a quella bellissima notizia. Va sottolineato che l’interesse della Fin, sia a livello nazionale che regionale, è un aspetto positivissimo se pensiamo al futuro del PalaGalli e che la volontà di trasformare la struttura in un centro federale di alta specializzazione è un terreno da battere assolutamente, ma speriamo che questi buoni pensieri non vadano a finire come quelli riguardanti le manifestazioni dell’Europeo di Roma al PalaGalli.
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