“Caro bollette, il problema c’è ed è sempre più evidente, soprattutto per chi gestisce un’attività”. Gianluca Nardi, classe 1991, è titolare di due macellerie - una a Viterbo, situata all’interno della storica Porta della Verità e una a Montalto Marina - presidente di Federcarni Lazio Nord e prossimo all’ingresso nella giunta di Confcommercio. In un anno ha visto quasi triplicare la bolletta del suo negozio, che è passata dai 730 euro di luglio 2021 agli oltre 1900 di luglio 2022. “Come Federcarni e Confcommercio le nostre richieste principali rispetto al tema dell’aumento tariffario sono l’adeguamento del credito di imposta minimo al 50%, una proroga delle disposizioni attuali del caro carburante, un piano di rateizzazione delle bollette fino alla fine dell’anno e l’esonero o la sospensione del pagamento degli oneri di sistema generali dell’energia”, spiega Nardi. “Anche perché il rincaro dei prodotti si ripercuote sull’intera catena, dall’allevamento, al carburante fino a noi commercianti, con delle conseguenze negative sul consumatore finale che vede aumentare i prezzi”. Sono poi le stesse abitudini dei clienti stanno cambiando.
“In linea generale vediamo che la clientela è aumentata presso la nostra attività – sottolinea – ma i consumatori di fascia media sono sempre meno. È diminuito anche il consumo pro capite e quello delle famiglie: se prima si acquistava un kg di carne ora se ne compra mezzo kg e la spesa da settimanale è diventata prevalentemente giornaliera. Un insieme di fattori che porta ad un fermo economico”.
“Ciò che appare evidente è che la pandemia sanitaria non ci ha intaccato in maniera significativa – prosegue Nardi – anzi, potremmo dire che per noi la vera pandemia è rappresentata dal rincaro delle bollette. Un’attività come la nostra si basa sull’energia, tra banco frigo, aria condizionata e celle frigorifere che ci consentono di mantenere una temperatura costante e adeguata all’interno del negozio per l’intera giornata”. La strada dell’efficientamento energetico, per il gestore della macelleria, non consentirebbe di arginare definitivamente il problema. “Ho già provveduto a cambiare l’impianto di illuminazione con i pannelli al led, ma per quanto riguarda il banco espositore sarebbero necessarie delle cifre vertiginose per procedere alla sostituzione e in questo momento chi può permettersi una spesa simile? Servono delle soluzioni concrete e ci auguriamo che nei prossimi decreti o ristori di Stato vengano attenzionate le piccole imprese, che sono il motore economico dell’Italia”.
Veronica Olivi
"Caro bollette, è peggio del Covid"
Si allarga il fronte delle imprese che faticano a far quadrare i conti
15 settembre, 2022 • 08:37