CIVITAVECCHIA - «È necessario che il tavolo tecnico comprenda come la decisione di escludere la marineria civitavecchiese dalla possibilità di pescare le diverse specie ittiche che tradizionalmente sono oggetto dell’attività, oltre che ingiusta avrà effetti negativi sulla stessa possibilità dei soci di dare continuità alle proprie attività».

Lo scrive in una lettera rivolta al Ministero delle Politiche agricole la cooperativa di pesca Marinai e caratisti che lancia l’ennesimo grido di allarme, a poca distanza dal fermo legato all’aumento del gasolio.

Un settore allo stremo, sottoposto continuamente a sforzi a stento tollerabili.

Come scrivono, infatti, la cooperativa «è composta da quindici società armatrici che operano all’interno della marineria di Civitavecchia. Dalla nostra attività - si legge nella missiva ad oggetto “Tavolo tecnico pesca” - traggono fonte di sostentamento circa ottanta famiglie, la maggior parte delle quali esercitano l’attività di pesca da diverse generazioni. Questo per rappresentare che ogni decisione che verrà presa da codesto Ministero avrà effetto rilevante non solo per la marineria civitavecchiese, ma anche - sottolineano i pescatori - per il tessuto sociale della città che oggi vive una profonda crisi economica».

Una premessa fondamentale per far meglio comprendere l’impatto delle attività svolte dai pescatori sull’economia di una città di mare come Civitavecchia, una città dalla profonda tradizione marinara. I pescatori si rivolgono quindi al Tavolo del Ministero con un appello e si dicono disponibili per un eventuale incontro che possa servire per far meglio comprendere le posizioni espresse dalla cooperativa nella lettera.

«Chiediamo - si legge nella lettera - che le specie ittiche possano essere pescate in maniera equa e proporzionale da tutte le marinerie italiane, senza che possano essere prese decisioni a favore di un unico soggetto in danno di tutti gli altri. Auspichiamo che le nostre richieste possano trovare favorevole accoglimento e ci rendiamo disponibili - concludono dalla cooperativa dei pescatori - ad un incontro chiarificatore della posizione con la Direzione pesca». La lettera è firmata dal presidente della cooperativa di pesca “Marinai e caratisti” Salvatore Cicatello.

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