TARQUINIA - Suona la campanella domani per gli studenti di Tarquinia. Si torna sui banchi di scuola con meno restrizioni. Sarà infatti una ripresa nel segno della normalità, senza mascherine (a eccezione degli studenti fragili), senza distanziamento tra i banchi e che non prevede la dad. Il documento ufficiale che stabilisce le nuove linee guida tiene conto della situazione epidemiologica attuale, ma lascia la possibilità di applicare misure più restrittive anche ai singoli istituti in caso di peggioramento del quadro su eventuali contagi da Civid 19.

A Tarquinia sono oltre duemila gli studenti che tornano sui banchi di scuola a partire da domani, tra statali e istituti privati: circa 1300 studenti per l’Istituto Ettore Sacconi, tra materna, elementari e medie; altri mille per quanto riguarda le superiori e altri 250 circa per le scuole private.

L’assessora alla Pubblica istruzione Betsi Zacchei in vista del rientro in classe saluta gli studenti, augurando loro un buon anno scolastico e con l’occasione illustra anche la situazione relativa al plesso Nardi e ai Pnrr in corso.

VIA ALLO SMONTAGGIO DEI MODULI Al centro dell’attenzione ci sono i moduli situati nell’area parcheggio del plesso Nardi (scuole elementari) che verranno smontati a partire da domani. I lavori dureranno pochi giorni e non dovrebbero essere eseguiti nel momento del l’ingresso edel l’uscita da scuola. I ritardi nella rimozione dei moduli sono legati allo slittamento dei lavori di efficientamento energetico e antisismici previsti nel plesso, generato da l passaggio obbligato del finanziamento da regionale a statale, con l’introduzione dei Pnrr. «A gennaio, al termine della parte dei lavori nel plesso Nardi a spese del Comune - spiega l’assessora Zacchei - è arrivata dalla Regione la conferma che Tarquinia era assegnataria di un bando presentato l’anno precedente, relativo alla messa in sicurezza e all’efficientamento energetico del padiglione Nardi, in quota parte del Comune. Ma con l’introduzione dei Pnrr, il finanziamento è stato dirottato sotto la direzione del Ministero e non più della Regione. I fondi quindi hanno subito uno stop, in attesa del decreto ministeriale. Nel frattempo, visto il passare dei mesi, per anticipare i tempi, è stato anche predisposto il bando per l’assegnazione dei lavori che però ha richiesto un nuovo computo metrico sulla base del nuovo prezzario regionale che a luglio è stato aggiornato con costi aumentati -, rispetto a quando il Comune di Tarquinia ha presentato il bando -, di più del 40%: quindi da 860mila euro circa l’importo è lievitato ad oltre un milione e duecentomila. Il Comune, non avendo la cifra mancante, ha chiesto al Ministero un adeguamento prezzi -da quando è stato indetto il bando a quando è stato effettivamente assegnato -, e si attendono ancora risposte. Il Comune ha anche chiesto un rimborso delle spese dei moduli che a causa di questi ritardi sono rimasti fermi lì senza essere utilizzati». «In questo clima di incertezza - spiega ancora la Zacchei - il Comune ha deciso di riconsegnare i moduli mentre, nel frattempo, resta aperta la trattativa con il Ministero che ancora deve dare risposte certe. Purtroppo qualche disagio si verificherà, ma è questione di pochi giorni».

DUE PNRR IN CORSO PER LE MENSE Sul fronte mense scolastiche, sono in dirittura di arrivo due Pnrr. È stato assegnato un finanziamento per la realizzazione della mensa alla scuola Leoni, con i lavori che dovrebbero partire a breve. «I lavori non dovrebbero intaccare la didattica - spiega Betsi Zacchei - trattandosi di una costruzione adiacente che solo in ultimo sarà collegata». Un’altra mensa sarebbe inoltre prevista per il nido. In questo caso il Comune di Tarquinia dovrà produrre delle integrazioni, per poi probabilmente accedere al finanziamento.

L’AUGURIO DI UN BUON ANNO SCOLASTICO «Il primo giorno di scuola è sempre un momento emozionante e quest’anno lo è particolarmente - afferma Betsi Zacchei - perché, dopo quasi tre anni di restrizioni dovute alla pandemia, ci auguriamo sia un ritorno alla normalità. Rivolgo i miei sentiti auguri alle studentesse e agli studenti, alle loro famiglie, al personale docente e Ata, ai ds, alla Dsga, ai membri del consiglio di istituto e a tutti coloro che contribuiscono al buon funzionamento della scuola e alla crescita umana e culturale dei ragazzi. Auguro a tutti un sereno anno scolastico, perché possiate vivere la scuola con gioia, come un luogo di apprendimento, di crescita e di condivisione. Agli studenti e alle studentesse delle classi prime, il mio saluto di benvenuto: coltivate le vostre attitudini e i vostri desideri, la vostra crescita culturale rappresenta l’obiettivo su cui investire risorse per il futuro della città. Buon anno scolastico».

©RIPRODUZIONE RISERVATA