Ripartire da quel 14 maggio 2022. Centoventi giorni dopo il play out salvezza vinto contro la Fermana riaprono i cancelli dello stadio Enrico Rocchi. Dall’inizio di una quasi estate rivelatasi rovente, arida e siccitosa, alle porte di un autunno che negli ultimi giorni ha caricato bombe di pioggia alternate al solito caldo. Riavvolgiamo il nastro ripartendo proprio da quel 14 maggio dove al termine di una stagione complicatissima la Viterbese, nel giorno più lungo, seppe ritrovare calore, tifosi e spirito di appartenenza. Serviva la gara della vita e così andò e quella pagina venne archiviata nel migliore dei modi. Oggi si riparte quasi da zero, al netto del ko esterno di domenica ad Avellino contro la matricola Giugliano, si riaprono le porte di quello che un tempo era un fortino inespugnabile a prescindere dai valori che scendevano in campo. A spingere quelle maglie gialloblu c’era una tifoseria che non conosceva i social ma soltanto lo stadio, la voglia di esserci, di stringersi attorno ai suoi beniamini. La squadra della città volava e ogni stagione l’80% dei punti erano quelli ottenuti tra le mura amiche. Sarebbe bello tornare a respirare quelle atmosfere e vedere un leone capace di ruggire come ai bei tempi davanti a chicchessia, a prescindere dagli investimenti finanziari e delle risorse a disposizione. Con Viterbese-Fidelis Andria il nastro riparte 120 giorni dopo, con la data 11 settembre che ci riporta a ricordi storici e mondiali devastanti. Allo sport, al gioco più bello del mondo, all’amore per la maglia della tua città rivolgiamo fiducia, calore e incoraggiamento per altri nove mesi da vivere appassionatamente e non dimenticando che se la storia della Viterbese narra di una vita in serie D e categorie inferiori, di alcuni fallimenti e di presidenti durati dalla mattina alla sera essere ai nastri di partenza della Lega Pro, il terzo campionato nazionale è un grande onore. Va ringraziato chi per il quarto anno consecutivo nonostante una miriade di difficoltà e di problematiche di ogni genere ha saputo dire: “Presenti”….


Al. Giu. Vir.


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