LADISPOLI - I lavori di pulizia dei canali all’interno della Palude di Torre Flavia sono terminati e da lunedì sarà riaperta l’idrovora che ridarà acqua agli stagni della palude in vista dell’arrivo degli uccelli acquatici svernanti come anatre e aironi. Ed è proprio durante la pulizia dei canali effettuata approfittando della secca che non si registrata dal 2004, sono riemersi rifiuti anche “antichi” e di varia natura. Ci sono bottiglie di birra, suole di scarpe, giocattoli, cartucce degli anni ’80 (la zona a quei tempi, come spiegato dal responsabile dell’area, Corrado Battisti, era una zona di caccia). Ma, questa volta, non sono i rifiuti a destare “curiosità” e preoccupazione, perché dopo il ritrovamento del granchio blu (proveniente dall’Atlantico nelle coste americane) e invasiva per l’habitat della Palude (mangia pesci, gamberi, anguille, cefali e i granchi presenti sulle coste italiane, comprese quelle del litorale laziale) ora arrivano anche le vongole d’acqua dolce . «Si tratta di una specie di origine asiatica», ha spiegato Battisti. «Probabilmente è stata importata e in qualche modo è arrivata qui nei canali». Ma le vongole di acqua dolce non sono le uniche a essere riemerse grazie alla pulizia dei canali. Tra queste c’è anche l'Anodonta anatina di origine americana. Anche in questo caso si tratta di una specie invasiva e che solitamente non si trova in zona. L’unica attività che si può fare, in questi casi, per cercare di contenerne la riproduzione è la rimozione, sia dei nicchi (dei gusci vuoti) che di quelle ancora in vita. «Sta a noi controllare continuamente i nuovi arrivi», ha spiegato ancora Battisti che torna a puntare l’attenzione ancora sui granchi blu che probabilmente, in questo periodo, si sono anche riprodotti. Delle uova sono infatti state trovate nei canali adiacenti a uno dei sentieri della Palude di Torre Flavia. «Ci aspettiamo una nuova invasione - ha detto il responsabile dell’Oasi protetta - La cosa importanti è riuscire a intercettarle e rimuoverle». E ora, con l’arrivo degli uccelli acquatici svernanti l’auspicio è che questi contribuiscano nel far diminuire la popolazione della specie invasiva. «Il granchio blu, quando è piccolo, è un’ottima preda per questi uccelli come ad esempio gli aironi». Insomma: la natura potrebbe aiutare l’ecosistema di Torre Flavia a non essere “preda” dei nuovi arrivati clandestini.

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