CIVITAVECCHIA - «Siamo pronti per il ritorno tra i banchi». Lo dice l’assessore alla Pubblica istruzione Monica Picca. Tra pochi giorni partirà il nuovo anno scolastico e sarà il primo senza restrizioni: per ora niente dad e mascherine. Picca ha spiegato che «la scuola ormai è preparata ad affrontare l'emergenza- ha sottolineato -, noi come assessorato siamo pronti e lo saremo anche in caso di cambio delle disposizioni sanitarie. Per quanto riguarda il nuovo anno scolastico non ci aspettiamo criticità ed eventualmente di saper gestire l'emergenza con un'esperienza maturata in questi anni, sia da noi che dai dirigenti. Comunque siamo presenti, l'ho rimarcato anche ai dirigenti scolastici, vogliamo garantire una rete che spesso è assente».

EDILIZIA - Come già anticipato nei giorni scorsi si va avanti anche sull’edilizia scolastica, «con l’assessore ai Lavori pubblici D'Ottavio - ha continuato Picca - c'è grande collaborazione. Gli giro immediatamente le segnalazioni che arrivano. Il mio augurio è che, tra le varie assunzioni, ci possa essere una figura che si occupi di questo in modo da poter coniugare i vari aspetti e coordinare i diversi uffici».

I PROGETTI - Ma la scuola deve andare oltre l’emergenza e in ballo c’è molto, soprattutto sul fronte della progettualità «a cui - ha continuato l’assessore alla Pubblica istruzione - tengo moltissimo. Sono orgogliosa del fatto che Civitavecchia abbia ottenuto fondi sulla dispersione scolastica e in questo ci sarà una bella rete con i presidi per portare avanti». Si tratta di risorse per le azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica in attuazione dell’investimento 1.4, finanziato dall’Unione Europea (Next Generation EU) che porteranno circa 630mila euro a Stendhal, Calamatta, Guglielmotti e Marconi. Ma ci sono anche altri progetti in cantiere «ad esempio - ha evidenziato Picca - ce ne sono molti contro il cyber bullismo e altri sull'inclusione. La scuola è sicuramente emergenza ma per il bene dei ragazzi bisogna anche essere in grado di offrire una prospettiva, cercando di essere rispondenti alle esigenze. È importante che i ragazzi credano alla scuola e la dispersione scolastica è una piaga che va risolta o comunque va gestita. La scuola – conclude - deve cambiare e stare al passo con i tempi per il bene dei ragazzi».

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