«Occorre garantire la giusta urgenza alla necessità di fare chiarezza su quello che è avvenuto». È quanto sottolinea il presidente del comitato pendolari Fl5 Andrea Ricci intervenendo su quella che è oggi la stazione ferroviaria di Civitavecchia: una struttura sotto sequestro da due mesi, con i conseguenti disagi in termini di operatività e di immagine.


Si è detto più volte in queste settimane: una stazione limitata in questo modo è un problema per chi ci lavora in primis, e per chi la frequenta quotidianamente come i pendalari appunto, o per i turisti sempre più spaesati a piazzale Matteuzzi dove arrivano a piedi o dove vengono portati dai pullman.


«È ovvio che occorre fare chiarezza - ha aggiunto Ricci riferendosi all’inchiesta subito aperta dalla magistratura a seguito del crollo strutturale avvenuto ad inizio luglio - ma è altrettanto vero c he bisognerebbe farlo con la massima urgenza. Parliamo pur sempre di un servizio pubblico. Anche l’amministrazione, in tal senso, dovrebbe far sentire la propria voce, sollecitando un’accelerazione del procedimento e, di conseguenza, un intervento che possa garantire agli utenti di tornare ad utilizzare appieno, ed in sicurezza, la stazione ferroviaria».


I disagi sono tanti. Non ci sono, ad esempio, protezioni per il sole o per la pioggia, anche temporanee, tanto che i viaggiatori sono cotretti spesso a rifugiarsi nel sottopassaggio o ad attendere in fila nel piazzale assolato o sotto l’acqua in attesa di acquistare un biglietto o chiedere informazioni.


Fino a ieri, inoltre, i pendolari sono stati costretti a rinnovare l’abbonamento annuale presso le stazioni di Roma o a Ladispoli. Ma in quest’ultima stazione i titoli di viaggio sono terminati in pochi giorni. «Trenitalia ha confermato che da domani pomeriggio
(oggi ndr)
- ha spiegato ancora Ricci - saranno nuovamente disponibili anche a Ladispoli gli abbonamenti validi per la zona di Civitavecchia. Insomma, i didagi sono tanti e per tutti. Quanto ancora si potrà andare avanti in questa situazione? Senza considerare che questi problemi vanno ad aggiungersi ai tanti che quotidianamente siamo costretti ad affrontare. I disagi dei turisti, inoltre, vanno ad impattare su tutta la situazione dell’area, “inciampando” sugli utenti abituali». È il caso, ad esempio, anche del Civitavecchia Express, il treno dedicato ai crocieristi, che però «continua a non rivelarsi la soluzione giusta - ha ribadito Ricci - non è visibile né appetibile, inoltre quest’anno, specialmente quello del pomeriggio, è andato ad interferire con i treni dei pendolari, generando ritardi a catena e causando situazioni incresciose».


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